Attiva Evolution, cloud, cybersecurity e servizi i tasselli di una crescita costante

Si guarda al 2022 con la volontà di espandere il team con professionisti e nuove figure

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a cura di Antonino Caffo

Il 2021 per Attiva Evolution è stato un anno molto positivo. L'azienda ha beneficiato della stessa crescita di Attiva, passando da un fatturato di 9 ad uno di 12 milioni di euro. Si tratta di numeri rilevanti per una business unit che non vende al consumer, a differenza della ben più consolidata Attiva e che quindi poggia su segmenti verticali, usciti da mesi duri a seguito della pandemia.

Eppure, proprio la crisi sanitaria ha spinto molti clienti a beneficiare dell'offerta in portafoglio di Attiva Evolution. Lo racconta Lorenzo Zanotto, B.U. Sales Manager di Attiva. «Un terzo del nostro fatturato è composto da software e servizi, principalmente cloud, a dimostrazione di un'ascesa di soluzioni volte alla collaborazione e al lavoro da remoto».

I pillar della società rimangono quelli del 2020: lo storage, la cybersecurity, l'infrastruttura (tra cablaggio e networking) e l'unified communications. Ognuno di questi segmenti, più o meno, contribuisce ai ricavi per un valore simile, sebbene vi siano settori, come il networking, che trainano ancora il grosso del commercio.

«La fatica fatta negli ultimi cinque anni, ovvero dalla nascita di Attiva Evolution, viene ripagata oggi dalle richieste dei clienti, anche di livello enterprise. La crescita prevista per il prossimo anno (che è già iniziato nel fiscal year del gruppo) è del 30% ma potrebbe sicuramente essere maggiore, l'abbiamo un po' stimata al ribasso».

Il motivo di tale stima è nella conosciuta carenza di semiconduttori da parte della supply chain, che rallenta la realizzazione e dunque la fornitura di hardware ai distributori. «Il grosso è stato superato ma i prossimi mesi vedranno ancora delle difficoltà a livello globale» prosegue Zanotto.

Un dato rilevante di Attiva Evolution è nella crescita del 30% anno su anno, assolutamente organica. Se la maggior parte dei concorrenti ha acquisto altre compagnie o ha dato seguito a merge, il gruppo vive di un mercato proprio, indipendente, a cui non si pongono limiti.

Il circular IT

Solo di recente in Italia si è fatto avanti il trend del circular IT, il pay-per-use che interessa non solo la parte hardware ma anche software. «Cerchiamo continuamente nomi nuovi che possano offrire soluzioni cloud o di cybersecurity che rispondano a tali tendenze, in ottica di maggiore versatilità e flessibilità per il cliente» continua Daniele Urbanelli, Brand Manager & Business Development di Attiva Evolution.

Il lavoro di Attiva Evolution, come sempre, si concentra molto sullo scouting. «L'importante, per noi, è scegliere marchi il più possibile italiani, anche perché così riusciamo ad offrire un supporto molto più puntuale» proseguono i due manager. «L'azienda italiana conosce il tessuto su cui opera, fornisce servizi assistiti e riesce a seguire meglio il cliente».

Zanotto ha confermato che il suo team è in continua espansione: “Da quando serviamo anche system integrator di grandi dimensioni, abbiamo bisogno di ingrandire il nostro gruppo: business developer, inside sales, account sul territorio sono le figure che stiamo ricercando. Non escludiamo anche partnership con qualche piccolo distributore a livello territoriale».

Attiva Evolution, dal suo punto di vista privilegiato, vede un cambiamento importante nel mercato nostrano, che vira sempre più verso i servizi IT gestiti. «Gli stessi vendor di cybersecurity stanno virando verso i managed services, che riescono ad ottimizzare meglio i costi e le risorse a disposizione. L'Italia è in ritardo in tale settore. Quello che abbiamo dinanzi è uno scenario sfidante ma anche inesplorato, che apre ad opportunità di sviluppo interessanti».