Abbiamo provato la videoconferenza Vidyo

Tutto via Web, semplice, rapido ed efficace. Requisiti di banda accettabili. Possibilità di connessione via smartphone e tablet. Usati anche ConferenceCam Logitech BCC950 e auricolare Plantronics Voyager Legend UC

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a cura di Gaetano Di Blasio

Le esigenze aziendali rendono difficile accontentarsi di Skype, anche se viene spesso utilizzato in molte imprese.

In passato, la videoconferenza "business" era però rappresentata da sistemi ISDN, poi passati a IP, caratterizzati da costi alti, qualità del servizio alquanto bassa (a meno di avere veramente tanta banda) e sistemi piuttosto complessi da utilizzare.

Partendo da questo, Vidyo ha sviluppato una soluzione innovativa che siamo stati chiamati a provare attraverso una conferenza stampa via Web.

Uno screenshot della "sala riunioni" con alcuni dei partecipanti

Un'esperienza molto interessante, perché effettivamente la qualità delle immagini era elevata. In parte, il merito va alle webcam ad alta definizione Logitech di cui i giornalisti erano stati dotati, ma non tutti i partecipanti la stavano utilizzando.

Certamente variegate erano le connessioni (noi potevamo contare sulla fibra ottica), però, come ci ha spiegato Fabio Tessera, vice presidente Semea di Vidyo, la banda minima richiesta è di 128 Kbps garantiti.

Fabio Tessera, vice presindente Semea di Vidyo

Soprattutto, la differenza rispetto ad altri sistemi tradizionali è che nessuno ha dovuto installare un apparato dedicato alla videocomunicazione. Il tutto è stato gestito dal video router, che rappresenta il fulcro della soluzione Vidyo.

Per i più tecnici, osserviamo rapidamente che se il video router è il fulcro, il braccio della leva è lo standard H.264 SVC, inventato per lo streaming multicasting e da loro utilizzato per la videocomunicazione interattiva, prima che venisse ratificato dall'ITU.

Il video router può essere installato in casa dell'impresa che volesse servire le filiali dal proprio data center (fino a 100 partecipanti per singolo router), ma può anche essere utilizzato come soluzione hosted. È poi disponibile la modalità video as a service fornita da Vidyo.

Esistono anche dei partner di Vidyo che forniscono il servizio. Inoltre, la natura software del video router e della soluzione, oltre alla disponibilità di un SDK (Software Development Kit), ne favoriscono l'integrazione in soluzioni di terze parti, come stanno facendo diversi OEM, tra cui Google (per gli hangout) e Nintendo (per la Wii U).

In particolare, la videoconferenza organizzata per la stampa italiana era gestita da un video router installato presso il data center di Vidyo a Parigi.

Semplicità e completezza

Non abbiamo potuto valutare la semplicità lato master, ma l'impressione è che non fossero necessarie competenze specifiche, come del resto ci confermano in Vidyo.

Lato client, il sistema è apparso molto semplice: cinque minuti di guida al telefono ci hanno permesso di capire come collegarsi ed effettuare il login con user ID e password. Potenze del Web.

La logica è quella delle "room": stanze riunioni in cui entrare. Ogni utente del servizio ne ha una dove organizzare proprie riunioni e può accedere a quelle cui è invitato.

Gli strumenti nella barra in alto sono gli essenziali che occorrono e di abbastanza intuitiva funzionalità.

Interessante la possibilità di collegarsi da qualsiasi tipo di dispositivo, anche mobile come smartphone e tablet. Ovviamente la capacità di banda e la dotazione audio-video di ciascuno inciderà sull'esperienza percepita.

Per le imprese, peraltro, è importante l'integrabilità all'interno della propria architettura IT, che comincia con l'Active Directory e prosegue fino alla sicurezza, secondo quanto ci hanno spiegato i responsabili di Vidyo.