Achab automatizza business continuity ed endpoint management

Con Autotask Endpoint Management e Datto si annulla, o quasi, l'operatività, aumentando i margini per l'IT Service Provider

Avatar di Gaetano Di Blasio

a cura di Gaetano Di Blasio

Da sempre l'evoluzione cancella alcuni mestieri. Così accade per il rivenditore di informatica. Andrea Veca, Ceo di Achab, è categorico: «Oggi compri un prodotto per poi fornire un servizio». Chi non lo comprende non ha futuro.

Per questo anche il distributore a valore aggiunto deve evolvere e rivolgersi non più reseller ma a IT Service Provider.

Web Andrea Veca, Ceo di Achab

Andrea Veca, Ceo di Achab

In quest'ottica Achab ha da tempo selezionato, per il proprio portafoglio, soluzioni che consentano di trasferire all'ITSP il valore più importante: la marginalità.

In particolare, Achab presenta due novità che permettono di fornire alle piccole e medie imprese servizi innovativi essenziali: la gestione dei dispositivi (anche e soprattutto mobili) con AEM (Autotask Endpoint Management) e la business continuity con Datto.

Entrambi sono tipicamente servizi tradizionalmente indirizzati al mondo enterprise, ma, con la digitalizzazione del business e il proliferare dei dispositivi detenuti da ciascuno, diventano processi critici per aziende d'ogni dimensione.

AEM, da un lato, e Datto, dall'altro, consentono all'ITSP di fornire questi servizi a costi accessibili per le Pmi, ricavando la marginalità dall'automazione. «Oggi si usano i computer per pilotare i droni e fare in automatico e da remoto praticamente tutto. Perché non usarli per riparare i computer stessi?» si domanda Veca.

La risposta è appunto Autotask AEM che consente di automatizzare la riparazione di «tutto quello che non richiede un cacciavite per essere aggiustato», afferma sempre il Ceo di Achab, spiegando che l'80% dei malfunzionamenti deriva da un problema software (per esempio il mancato aggiornamento di un'applicazione), il quale, prima di portare al malfunzionamento stesso, sta da tempo penalizzando le prestazioni della macchina.

AEM interviene automaticamente, sgravando l'ITSP da un lavoro ripetitivo e altamente dispendioso in termini di tempo. Questo significa massimizzare la produttività per il cliente, che avrà sempre una macchina al massimo delle prestazioni.

Inoltre, per il rimanente 20% dei problemi, il sistema mette a disposizione uno strumento di "condivisione del sapere": in pratica tiene traccia dell'intervento effettuato, permettendo di accelerare la risoluzione del guasto se questo dovesse presentarsi su un'altra macchina.

Altro elemento che aumenta i margini di chi fornisce il servizio di Endpoint Management: AEM è basato su cloud, quindi non prevedi oneri di gestione dell'applicazione stessa.

Addio backup con Datto

Datto è la soluzione che Achab ha scelto per "abbandonare" il mondo del backup, scalando direttamente al livello successivo: la business continuity e il disaster recovery. Anche in questo caso, automazione e cloud semplificano la gestione, garantendo non solo il ripristino dei dati, ma la continuità operativa.

Claudio Panerai, CTO di Achab, valuta che il costo di un downtine, per un'azienda con 10 dipendenti e un fatturato annuo da un milione di euro, arriva a 4000 euro, senza contare gli oneri per riprendere l'operatività.

Le grandi soluzioni di business continuity, progettate per i data center, non sono alla portata di simili aziende, ma Datto, disponibile in tagli per il piccolo studio professionale come per la grande impresa, è una semplice "scatola" dotata di hardware e software per la protezione delle macchine, fisiche o virtuali.

In caso di blocco della macchina su cui si sta lavorando, il sistema permette di recuperare il lavoro svolto e di continuare su un'altra macchina. Lo stesso se a bloccarsi fosse la stessa appliance Datto, grazie appunto al Cloud, che, specifica Panerai, in Europa si appoggia a un data center nel Regno Unito.