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a cura di Antonino Caffo

Da chi è composto il mercato della distribuzione di servizi IT in Italia? Realtà medio piccole, fornitori che operano localmente, magari all'interno di una rete più ampia ma comunque a contatto diretto con il cliente.

Senza grosse sorprese, quello che si evince da una ricerca condotta da Achab sullo stato dei Managed Service Provider in Italia, è la presenza di uno scenario che è del tutto simile al tessuto imprenditoriale del nostro paese, in larga parte formato da piccole e medie imprese che, di fatto, trainano l'economia più ampia.

L’MSP tipico gestisce meno di 100 clienti e offre contratti di servizio di durata annuale, Quasi l’80% lavora nel campo della produzione e degli studi professionali, a dimostrazione del fatto che concentrarsi e specializzarsi in un settore può incrementare di molto l'efficienza operativa, proponendo lo stesso pacchetto a più clienti.

Nonostante ciò, il report di Achab evidenzia che più del 30% dei MSP si trova a dover gestire un parco macchine più ampio, con oltre 500 dispositivi. Si tratta di un numero importante, che richiederebbe un passaggio da una visione artigianale ad una strutturata e organizzata, che non sempre avviene.

Cosa vuol dire? Beh, che la richiesta di IT in Italia è presente e in aumento, anche grazie alla trasformazione digitale, ma la "vendita", nel più stretto senso del termine, è ancora nelle mani di compagnie che, al crescere del business, potrebbero faticare a seguire diverse centinaia di progetti.

Del resto, trasformazione digitale, automazione, cloud, gpdr, mobilità, sono tra gli aspetti principali che oggi le PMI vogliono integrare con ciò che offre il panorama, cercando MSP in grado di supportare il digital journey.

Dati fondamentali riguardano la tipologia di servizi forniti. Il 72% degli MSP si occupa di antivirus, con prezzi medi di 5 euro al mese: il 10% applica tariffe più alte perché, oltre al prodotto, propone l'installazione e il ripristino in caso di infezione.

Il 33% degli intervistati non offre però di sicurezza perimetrale gestita. È un servizio che può essere il complemento dell'antivirus e che aumenta significativamente i ricavi ricorrenti, visto che fra coloro che se ne occupano, il solo extra del firewall permette di chiedere il 20% in più al mese.

Ma andiamo avanti: il 66% degli MSP propone caselle di posta elettronica: se è vero che i servizi email in cloud hanno abbassato i margini e portano il rischio di disintermediazione, è anche reale un contesto in cui la posta elettronica svolge ancora un ruolo di prim'ordine e accompagnata spesso da servizi aggiuntivi come l'antispam, l'archiviazione e il backup.

Infine, solo il 27% degli MSP offre servizi VoIP; un mercato probabilmente ancora ad appannaggio delle compagnie specializzate ma che si sta facendo spazio nel mondo dei managed service, grazie anche a proposte tecnologiche integrate con i sistemi IT e sempre più spesso disponibili in modalità subscription.

Secondo Andrea Veca, CEO di Achab: "I risultati dello studio confermano che le realtà che si stanno muovendo verso questo modello di business, non solo hanno avuto una crescita nell’ultimo anno, ma prevedono un incremento anche per quello in corso".

Dato un simile contesto, tra i problemi e le sfide principali chi Managed Service Provider sono chiamati ad  affrontare ci sono:

  • il recruitment di validi tecnici (61%)
  • l'aumento dell’efficienza dei processi aziendali e dell’help desk (50%)
  • la mancanza di consapevolezza dei clienti in tema di cybersecurity (74%)
  • la difficoltà a differenziarsi sul mercato (80%)
  • i lunghi tempi di risposta dei vendor (80%)

Tuttavia, il report rileva un andamento positivo riguardo al 2018: il 65% dei Managed Service Provider in Italia dichiara un aumento del proprio fatturato e di questi, quasi la metà lo ha incrementato di oltre il 10%. Per il 2019, il 71% prevede una crescita ulteriore a double digit.

I risultati sono inoltre stati condivisi in occasione dell’evento MSP Day del 21 giugno a Riccione, un appuntamento nato proprio per condividere tante esperienze nostrane, valutando le tecnologie disponibili al servizio delle PMI.

Sponsor dell’evento sono stati Datto, che sviluppa soluzioni innovative in grado di coprire a 360 gradi le esigenze dei Managed Service Provider, Netwrix, Wildix e Webroot, che hanno coperto le tematiche della sicurezza dei dati e delle unified communications. Auvik, in qualità di platinum sponsor, ha dibattuto sulla questione della gestione delle reti informatiche, affiancato da ​Brennercom e Kaspersky Lab.