Airbnb, sempre più camere di B&B e boutique hotel

Airbnb apre definitivamente ad alberghi di charme e B&B siglando un accordo con il "channel manager" SiteMinder. La piattaforma USA è più conveniente delle agenzie.

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a cura di Dario D'Elia

Airbnb a partire da marzo includerà nella sua offerta non solo appartamenti e ville, ma sempre più camere di B&B e piccoli alberghi indipendenti.Si tratta di una piccola rivoluzione che nasce con l'accordo siglato a febbraio con SiteMinder, una piattaforma "channel manager" che consente alle strutture alberghiere - oggi circa 28mila - di interfacciarsi con i siti di prenotazione come ad esempio Booking.  

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"Abbiamo inoltre annunciato di aver sviluppato, insieme ad Airbnb, una tecnologia che, per la prima volta, permette ai boutique hotel e ai B&B di avere una connessione in tempo reale delle tariffe delle proprie camere e delle relative disponibilità tra il loro sistema di gestione della proprietà (PMS) e Airbnb", sottolinea il sito italiano di SiteMinder.

In pratica i gestori di B&B e piccoli alberghi, clienti di SiteMinder, potranno richiedere attraverso il "channel manager" - lo strumento software di gestione prenotazioni - di abilitare il canale di vendita su Airbnb.

Ovviamente la piattaforma statunitense non abiliterà tutti ma solo quelli che rispondono a specifici standard. Si parla di strutture capaci di offrire "un'esperienza unica, come i più quotati hotel indipendenti con camere dal tocco personale, servizi unici o profondamente legati al territorio e con proprietari/gestori ben informati e sempre disponibili, etc.".

SiteMinder
SiteMinder

SiteMinder ricorda anche che gli hotel che non sono suoi clienti ma desiderano avviare una richiesta di iscrizione ad Airbnb, dovranno avere già in uso attivamente una versione di prova gratuita con almeno un altro canale online attivo.

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Come riporta la testata specializzata PhocusWire l'accordo con SiteMinder non è esclusivo, quindi in futuro potrebbero essere coinvolte molte altre realtà globali. Il vantaggio di Airbnb rispetto alle agenzie online è che a seconda dei paesi chiede una commissione compresa tra i 3% e il 5%, contro normali cifre di mercato che si aggirano tra il 15% e il 30%.