Alibaba.com, il futuro dell’e-commerce B2B

In un futuro “ibrido” i buyer si affidano sempre di più ai canali di approvvigionamento online

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a cura di Antonino Caffo

Alibaba.com ha collaborato con la società di ricerca Euromonitor International per condurre uno studio indipendente dal titolo “The Future of B2B E-Commerce: Online Platforms”.

Lo studio ha coinvolto buyer e seller del settore B2B distribuiti tra Italia, Germania e Spagna e, grazie alla discussione con esperti del settore e stakeholder ha raccolto approfondimenti sull'e-commerce B2B, che combinati con le tendenze del settore e le prospettive future dell’industria hanno dato vita ad un rapporto sul futuro del commercio B2B.

Da qui ai prossimi 5 anni la previsione è che l’espansione dell’e-commerce B2B continui ad essere guidata dall’aumento di vendite e acquisti digitali e dalla crescita delle esportazioni, con la percentuale di business totale realizzato online che dovrebbe raggiungere il 16,4% in Italia, il 25,3% in Spagna, il 32,6% in Germania e il 16,8% in Turchia entro il 2026, come emerso dai dati presentati da Euromonitor International.

Da un’analisi globale dell’ambiente attuale in cui si inserisce l’e-commerce B2B, è emerso con forza come la pandemia, causando l’interruzione delle catene di approvvigionamento, la cancellazione di fiere e la limitazione degli incontri di persona, sia stato un fattore di accelerazione verso il passaggio al commercio digitale.

In questo contesto, se le grandi aziende sono riuscite ad adattarsi rapidamente, per le PMI il cambio di strategia è stato più lento anche a causa della mancanza di risorse e di accesso alle informazioni sulle possibilità offerte dalle piattaforme, portandole così a concentrarsi maggiormente sulla collaborazione con partner consolidati.

Ciò che invece accomuna i leader B2B di PMI e di grandi aziende è ritenere il passaggio all’e-commerce come sempre più importante per la vita delle loro imprese.

I buyers del settore B2B si aspettano che il futuro sia “ibrido” e che sia possibile continuare a sfruttare i canali di approvvigionamento tradizionali, tra cui la partecipazione alle fiere in presenza, mentre si affideranno sempre più alle piattaforme online come parte di un duplice approccio al sourcing, che si sono dimostrate efficienti per la facilità di esecuzione delle transazioni in tutti i settori e mercati.

Tuttavia, per quanto riguarda le fiere, sono emerse differenti importanti in alcuni settori. Come emerso da alcune interviste presenti nello studio di Euromonitor International, per il settore Beauty e Personal Care e dell'Abbigliamento le fiere sono destinate a rimanere una parte importante del processo di sourcing dei contatti commerciali e delle vendite.

In Germania e Spagna, per gli acquirenti e i venditori di Macchinari, Gioielli e Food & Beverage avranno una minore rilevanza nelle attività delle aziende. In questo contesto, le piattaforme online risultano essere la risposta e costituiscono il punto d’accordo tra buyer e seller, soprattutto quando si parla di piattaforme consolidate si è visto che c’è una maggiore propensione a fidarsi durante i processi di acquisto e vendita.