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a cura di Saverio Alloggio

Amazon ha annunciato una trimestrale da record per il Q1 2018. L'azienda guidata da Jeff Bezos ha letteralmente polverizzato le previsioni degli analisti, mettendo a segno 51 miliardi di dollari di fatturato (+42,8%) e più che raddoppiando gli utili (1,6 miliardi di dollari). In questo mosaico, un tassello fondamentale è rappresentato dalla divisione Web Services, con i servizi cloud sempre più protagonisti nel business del gigante di Seattle.

Amazon Web Services ha infatti registrato un incremento delle entrate (5,44 miliardi) del 49%, con i profitti operativi attestatisi a 1,4 miliardi di dollari (crescita del 57%). A conti fatti, la divisione in questione rappresentata il 73% del totale degli interi profitti di gestione dell'azienda guidata da Jeff Bezos. Tutto questo, nonostante la crescita agguerrita di concorrenti del calibro di Microsoft e Alphabet.

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Jeff Bezos

Il gigante di Seattle ha però stupito anche in relazione alle performance nel retail online. Per ogni dollaro speso dagli utenti nel proprio store, Amazon si mette in tasca 43 centesimi. Senza dimenticare anche gli ottimi risultati raggiunti dal servizio Prime, che ha ormai sfondato quota 100 milioni di abbonati a livello globale.

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La società di consulenza Loop Capital, in una nota rilasciata in giornata, si è detta letteralmente stupefatta dei risultati messi a segno da Amazon. Lo stesso Jeff Bezos ha parlato di "un'accelerazione notevole" per la propria azienda, sottolineando soprattutto i 7 anni di vantaggio nel cloud rispetto ai diretti concorrenti.

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La continua crescita di Amazon sta peraltro proseguendo in maniera omogenea a livello globale. In nordamerica si parla di un'espansione del giro d'affari del 46% (30,7 miliardi di dollari), mentre a livello internazionale del 34% (14,8 miliardi di dollari). Insomma, la creatura di Bezos è una vera e propria macchina da soldi.

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La trimestrale Amazon segue, in ordine temporale, quella di altri due colossi del web, ovvero Alphabet e Facebook, confermando il momento d'oro dei big del settore. La sensazione comunque è che il cloud sia destinato a plasmare sempre più il business di questi giganti, un pò come avvenuto con la stessa Microsoft negli ultimi anni.


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