Analytics per tutti e per ognuno

Al SAS Forum di Milano una carrellata di progetti dimostra la varietà degli ambiti cui è possibile applicare le soluzioni analitiche, esaltando l'uso dei Big Data.

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a cura di Gaetano Di Blasio

Alternando esperienze aziendali, progetti accademici e applicazioni internazionali, la sessione plenaria al SAS Forum 2015 di Milano ha fornito una vasta panoramica di casi in cui l'utilizzo degli Analytics, quasi sempre applicati ai Big Data, ha portato a risultati altrimenti non raggiungibili.

Per esempio, Massimo Delledonne, full professor of Genetics dell'Università degli Studi di Verona, li usa per scoprire il genoma umano: un "vaso di Pandora" in cui si nascondono conoscenze che fanno paura a molti, ma che potrebbero portare a una svolta nella vita dell'uomo.

In Banca IFIS, racconta l'amministratore delegato Giovanni Bossi: "La sfida è diffondere l'informazione in modo analitico ma sintetico, veloce ma meditato, in modo da consentire a quante più persone possibile di decidere con il massimo numero di informazioni utili".

Immagini sulla sabbia al SAS Forum 2015

Immagini sulla sabbia al SAS Forum 2015

Ecco che il titolo della manifestazione, Analytics for Everyone, significa la creazione di nuova conoscenza per qualsiasi tipologia d'azienda e, al tempo stesso, per qualunque figura aziendale che deve prendere una decisione, nonché per tutti gli individui, come dimostrano le applicazioni illustrate da Dino Pedreschi e Pierre Philippe Mathieu.

Il primo, full professor of Informatics all'Università di Pisa, ha illustrato le analisi che, sfruttando i dati in mobilità relativi ai dispositivi mobili, permettono di tracciare flussi di traffico e comportamenti, disegnando modelli urbanistici da cui emergono indicatori demografici e socio-economici.

Sono informazioni che possono essere utilizzate per guidare lo sviluppo e, per esempio, migliorare i servizi ai cittadini.

Analogamente, Mathieu, Earth Observation Scientist, Applications & Future Technologies Department dell'ESA (l'Agenzia Spaziale Europea), mostra come miliardi di dati raccolti dallo spazio (oltre un Petabyte all'anno) permettono di sviluppare progetti che, potenzialmente, possono arrivare a distribuire informazioni puntuali sino al singolo cittadino, magari via SMS.

Un esempio "banale" è rappresentato dal progetto GOCE, che ha permesso di misurare il valore di gravità con una precisione al 21esimo decimale, creando nuove visioni del nostro Pianeta e aprendo la strada a servizi di geo localizzazione molto più accurati degli attuali, comprendendo anche dati sull'altitudine.

La sonda spaziale per il progetto GOCE dell'ESA

La sonda spaziale per il progetto GOCE dell'ESA

Ma i progetti dell'ESA sono veramente tanti e prevedono anche il coinvolgimento dei semplici cittadini, chiamati a diventare "citezens scientist" per confermare/validare sulla Terra i dati raccolti dallo spazio. In pratica ognuno potrà diventare un "data broker" arricchendo la base di informazioni e permettendo controlli incrociati.

La sfida, sottolinea Mathieu, sarà poi tradurre i dati in informazioni utili per ciascuno rendendole disponibili in un formato semplificato e facile da utilizzare.

Altro progetto volto alla comunità è quello presentato da Riccardo Sabatini, Phd researcher scientist presso SISSA ed EPFL, che sta sviluppando modelli analitici per misurare le molte variabili che incidono nel settore globalizzato dell'alimentazione. Qui la sfida, molto attuale, è la stessa posta dall'Expo: nutrire il Pianeta, ma in modo sostenibile.

Non stupisce, ma tranquillizza, che anche i modelli matematici confermino l'importanza della stagionalità e la sostenibilità della prossimità o chilometro zero che dir si voglia.