Antispam per email dai labs di Libraesva

L’esperienza degli Esvalabs messa a frutto con la creazione per un filtro anti-spam

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a cura di Giuseppe Saccardi

Messaggi bancari, commerciali, nonché presunte vincite milionarie alla lotteria o immaginarie fanciulle russe in cerca di compagnia: le caselle di posta sono attaccate quotidianamente da questi e altri tipi di messaggi spam. Una soluzione per contrastare questo assedio, con buona pace delle bionde virago, ha comunicato di averla realizzata nei suoi laboratori Libraesva, società italiana impegnata nello sviluppo di soluzioni di email content gateway (ESVA – Email Security Virtual Appliance).

Il problema nell'individuare lo spam, ha osservato la società, è che ciò che a una mente umana appare semplice e immediato, può risultare complicato se non addirittura impossibile per l’intelligenza matematica di un calcolatore, che non può valutare i messaggi come spam semplicemente sulla base del loro contenuto.

Paolo Frizzi

Quello che ha ritenuto si dovesse fare era di fondere le capacità razionali di giudizio con quelle informatiche dei processi automatici, fornendo ai filtri anti-spam elementi formali che permettano di individuare anomalie sufficienti per etichettare il messaggio come posta indesiderata. 

 Generalmente i software identificano negli allegati la discriminante in base alla quale bloccare i messaggi spam ed evitare che gli utenti, aprendoli, diano inizio a reazioni a catena di portata piuttosto rilevante. Talvolta, tuttavia, può accadere che attacchi più raffinati, con una maggiore componente di social engineering, possano passare indisturbati attraverso i filtri antispam, che vanno dunque aggiornati e impostati con costanza e precisione. 

Il risultato dell'approccio adottato nei suoi labs, ha evidenziato Paolo Frizzi, CTO di Libraesva, è un email content gateway che fino ad oggi è arrivato ad ottenere fino al 99,97% di Spam Catch Rate e zero falsi positivi.