Assiteca: “Cresciute del 300% le assicurazioni per cyberattacchi"

Aumenta la richiesta di servizi assicurativi: Allianz lancia la cyber risk protection per tutto il nucleo familiare

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a cura di Antonino Caffo

Aumenta esponenzialmente il rischio di attacchi cyber. Da Microsoft a Kaseya, dalla Russia alla Cina, passando per gli USA, la globalizzazione della supply chain, che tocca in particolare le imprese con relazioni internazionali (in Italia l’83%), rende tutte le aziende soggetti a rischio di incursioni digitali.

Si è appena assistito ad un attacco massiccio ransomware che partendo dalla Florida ha “infettato” molte aziende negli USA e da lì tante italiane, tra cui molte PMI dislocate in tutte le regioni. Ancora più eclatante il caso Microsoft, che apre a scenari da guerra fredda 2.0 fra USA e Cina.

Come tutelare la propria attività e garantirne la continuità? Conoscendo le esigenze delle imprese, necessariamente molto differenziate le une dalle altre, Assiteca - il più grande gruppo italiano nella gestione dei rischi d’impresa e nel brokeraggio assicurativo - ha selezionato soluzioni ad hoc per tutelarsi dai danni provocati dal cyber crime.

“Prima della pandemia le aziende clienti che avevano sottoscritto una polizza sul cyber risk erano circa il 3% del nostro portafoglio, oggi sono più del 10%. Le richieste di copertura che ci sono pervenute nell’arco degli ultimi 12 mesi, da Nord a Sud dalle piccole come dalle grandi imprese, sono cresciute di oltre il 300%” dichiara Vittorio Veronesi, Responsabile della Divisione Tecnica di Assiteca.

Ma la tutela, ancor prima che dalla protezione assicurativa, parte dalla prevenzione con la valutazione dei rischi e delle vulnerabilità che i consulenti di Assiteca possono svolgere in collaborazione con gli IT manager per avere un quadro realistico della situazione, che fotografi con esattezza il livello di sicurezza dell’impresa.

Per il Rapporto Clusit 2021 i cyberattacchi sono aumentati del 12% a livello globale. Nel 2020, anno di pandemia, lockdown e remote working, la sicurezza informatica è stata messa a dura prova, toccando il numero più alto mai registrato di attacchi.

I danni globali sono arrivati a toccare cifre impressionanti, paragonabili per ordine di grandezza al PIL italiano. Ipotizzando una tendenza di crescita costante degli attacchi, pari al 15% circa, nel 2024 si stima che le perdite per l’Italia possano arrivare all’astronomica cifra di 20-25 miliardi di euro.

Nonostante tutte le difficoltà economiche del periodo, lo scorso anno la spesa per la sicurezza informatica è cresciuta del 4%, segno di una maggiore consapevolezza dei rischi e della necessità di attuare finalmente una piena digitalizzazione anche come leva di sviluppo.

“Per affrontare la questione in modo strategico, il primo passo da compiere è un assessment organizzativo sulla cyber security che consenta di mappare l'esposizione ai rischi e di predisporre un piano di business continuity” consiglia Veronesi.

“Senza mai dimenticare la formazione del personale: ogni singolo individuo al cospetto di phishing, malware e ransomware può costituire una breccia nella sicurezza aziendale. Occorre essere formati e allenati a reagire correttamente agli stimoli, ponendosi dei dubbi e fermandosi nei casi sospetti”.

Non a caso, a conferma del trend, Allianz Partners ha presentato Cyber Risk Protection, opzione contro i rischi digitali firmata dal marchio commerciale Allianz Global Assistance.

Cyber Risk Protection nasce per garantire protezione a 360 gradi all’intero nucleo familiare, assicurando assistenza contro il cyberbullismo e per danni alla reputazione digitale (e-reputation), protezione per gli acquisti online e in caso di perdita di dati, nonché assistenza legale dedicata.

In più, con questo lancio, Allianz Partners ha scelto di sostenere Fondazione Francesca Rava e il suo progetto SOS Scuola, donando 1 euro per ogni polizza Cyber Risk Protection venduta.

Il progetto, che prevede la donazione di strumenti per la didattica a distanza e corsi di digitalizzazione consapevole - pensati per fornire competenze informatiche, educare sui rischi del web e prevenire il cyberbullismo - è destinato ai minori accolti nelle Comunità e Case famiglia sostenute dalla Fondazione e ai loro educatori.

“Anche oggi, che percorriamo sempre più connessi le strade del web, il nostro impegno non cambia: proteggere, garantire la serenità di vivere la propria vita, prestare soccorso al bisogno e risolvere tempestivamente i problemi rimane il nostro mestiere".

"Cambia naturalmente il modo in cui lo facciamo, ampliando i nostri servizi per rispondere alle nuove esigenze delle persone, unendo esperienza e capacità di innovare, tecnologia e umanità”, ha dichiarato Paola Corna Pellegrini, CEO di Allianz Partners.