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a cura di Giuseppe Saccardi

Le statistiche elaborate da G DATA illustrano che al momento la truffa di falsi team rappresenta una minaccia attiva per gli utenti di Windows, portati a credere che i loro computer abbiano contratto un virus o siano affetti da altri problemi di sicurezza e che sia necessario intervenire con una costosa azione di "pulizia". I dati raccolti da G DATA mostrano, evidenzia la società, che le proprie soluzioni hanno rilevato e bloccato quotidianamente diverse migliaia di tentativi di infezione ad opera di questi truffatori nel corso del mese di luglio, una tipologia di frode che ha raggiunto addirittura la quinta posizione tra le minacce più ricorrenti del mese.

Per illustrare alla vittima il presunto pericolo, i criminali presentano informazioni fornite da vari strumenti standard di Windows, come il comando Netstat. I truffatori affermano che ci sono "indirizzi IP remoti" che potrebbero accedere al computer a causa di virus, il che è completamente falso. In alcuni casi, viene visualizzato un testo casuale di colore rosso nella riga di comando di Windows, al mero scopo di attirare l'attenzione. Nessuna di queste dimostrazioni mostra reali problemi di sicurezza del computer.

Inoltre, i truffatori mettono le potenziali vittime sotto pressione per costringerle ad acquistare un contratto di supporto, il cui pagamento va effettuato utilizzando metodi alternativi come le carte iTunes. Anche solo questo dovrebbe allarmare l'utente: perché un tecnico Microsoft dovrebbe accettare voucher emessi da un concorrente?

In un auto-esperimento lo scorso anno, l'evangelista della sicurezza di G DATA Tim Berghoff ha chiamato una presunta hotline registrando la conversazione. Anche il contenuto visualizzato a schermo è stato registrato e mostra come procedono i truffatori.

GDATA   Attenti ad operatori truffaldini

Come comportarsi?

Gli utenti, suggerisce G DATA, non dovrebbero mai chiamare una hotline quando gli viene richiesto. Spesso la finestra che si apre in modalità "drive-by" durante la navigazione può essere chiusa utilizzando il task manager. Una soluzione di sicurezza come G DATA Total Security, osserva la società,  può bloccare la visualizzazione di questi messaggi fraudolenti. Qualora gli utenti ricevano invece una telefonata, dovrebbero riattaccare immediatamente e non divulgare nessun dato personale. I tecnici Microsoft legittimi non effettuano chiamate di supporto.

In nessun caso gli utenti dovrebbero consentire l'accesso al computer tramite strumenti di manutenzione remota come Teamviewer. Per farla breve, ecco cosa G DATA suggerisce di fare se si viene chiamati da un truffatore o qualora ci venga richiesto di chiamare urgentemente la "hotline dell'assistenza tecnica di Windows": 

  • Non lasciarsi intimidire. La paura e la confusione alterano il livello di concentrazione ed aumentano esponenzialmente il rischio di cadere nella trappola.
  • Non condividere alcuna informazione su eventuali pagamenti per telefono.
  • Non permettere a un estraneo di collegarsi in remoto al proprio computer.

Qualora si riceva una chiamata da qualcuno che dichiara di agire per conto di Microsoft, riagganciare immediatamente. E, va da se, se viene chiesto di chiamare, non farlo.