La pressione nel retail

Il settore retail ha misurato un calo drastico degli attacchi nei giorni dello shopping, smentendo le attese. Crescono, però, i dati dei clienti sottratti: almeno 61 milioni nel 2014.

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a cura di Gaetano Di Blasio

Come detto, anziché intensificarla, i cyber-criminali hanno ridotto la loro attività in tutti i settori durante il Black Friday e il Cyber Monday, i due principali giorni di shopping dell’anno secondo il Digital Analytics Benchmark di IBM.

Nonostante questa diminuzione nei crimini informatici, i settori delle vendite al dettaglio e delle vendite all’ingrosso sono stati i principali bersagli dei cybercriminali nel 2014, conseguenza dell’ondata di incidenti di alto profilo che hanno colpito rivenditori di marca.Attacchi informatici nel retail durante il Cyber Monday dal 2012 al 2014

Attacchi nel retail durante il Cyber Monday dal 2012 al 2014

Nei due anni precedenti, il settore manifatturiero è risultato il primo dei cinque settori presi di mira, mentre quelli delle vendite al dettaglio e all’ingrosso si trovavano in ultima posizione. In quest’ultimo anno, la modalità di attacco principale è stata l’accesso non autorizzato tramite attacchi di tipo “Secure Shell Brute Force”, che hanno superato i codici malevoli, la scelta di punta nel 2012 e nel 2013.

I cybercriminali sono riusciti a impossessarsi di più di 61 milioni di dati nel 2014, in calo rispetto ai quasi 73 milioni nel 2013. Tuttavia, se si restringono le osservazioni ai soli incidenti che coinvolgono meno di 10 milioni di record (ossia escludendo i due attacchi principali nel corso di questo periodo, Target Corporation e The Home Depot), questi ci raccontano una storia diversa: il numero di record del retail compromessi nel 2014 è aumentato di più del 43%, rispetto al 2013 (si veda anche "Sicurezza: Top 6 attacchi del 2014").