La digitalizzazione permea oramai anche il mondo della cultura e attrae sempre più enti preposti alla sua diffusione e aziende dell'ICT che si sono proposte di favorirne la diffusone tramite i nuovi strumenti digitali. E' uno scenario in cui il mondo universitario non poteva mancare.
Sono oltre duecento, i giovani universitari che hanno accettato la sfida lanciata da BT Italia (British Telecom) e Treccani di partecipare al primo H-ACK, l'hackathon organizzato in collaborazione con H-Farm, dedicato proprio al futuro della cultura digitale.
A partire dalle 10.30 di domani, 30 gennaio, e fino alla tarda mattinata di domenica 31 gennaio, i ragazzi e le ragazze provenienti da tutta Italia avranno il compito, suddivisi in gruppi di 6 elementi, di progettare e sviluppare brillanti idee per innovare il mondo della cultura.
In particolare, nuove modi di fruire dei contenuti, on-line e tramite i numerosi dispositivi mobili ora disponibili che stanno indubbiamente favorendo la fruizione di cultura veicolata in modo innovativo, per accrescere l'accesso al sapere e alla conoscenza, così come l'integrazione dei contenuti in nuovi format multimediali per permettere di costruire percorsi di apprendimento e di education piuÌ€ ricchi, variegati ed efficaci.
Tutti i progetti verranno poi sottoposti al giudizio di una giuria, composta tra gli altri da Gianluca Cimini (Amministratore Delegato di BT Italia), Massimo Bray (Direttore Generale Treccani) e Riccardo Donadon (CEO di H-Farm), che sceglierà il miglior progetto di business e tecnologico.
Peraltro, H-ACK 2090 è un evento che suggella anche due importanti anniversari caduti in questi mesi relativi alle due aziende: i 20 anni di BT in Italia e i 90 anni di vita dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.