Cisco ASR: Un approfondimento sugli attacchi

Le imprese investono in sicurezza per rispondere alla crescita degli attacchi, anche se sono dubbiose dei risultati e consapevoli di avere infrastrutture datate. Il Cybercrime adotta la resilienza

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a cura di Gaetano Di Blasio

Gli esperti di Cisco hanno analizzato alcune tecniche di attacco emergenti. Intanto, al contrario del vecchio stereotipo "cantinaro", i cybercriminali utilizzano infrastrutture professionali all'avanguardia, progettate per eludere i controlli e ricostituirsi, come accennato resilienti.

Tra le tendenze registrate risulta una forte crescita degli attacchi ai siti basati su Word Press (+221%), dovuta al successo di questa piattaforma che può essere utilizzata anche in forma gratuita e con semplici wizard, ma da sviluppatori che non si preoccupano di inserire specifici livelli di protezione.

Infrastrutture cybercriminali resilienti   fonte Cisco

Infrastrutture cybercriminali resilienti (fonte Cisco)

I siti Web sono spesso una fonte di dati per i cybercriminali, ma lo strumento con cui questi riescono a infiltrarsi e a recuperare grandi quantità di informazioni sono i plugin dei browser, troppo spesso facili da compromettere. Secondo gli esperti di Cisco l'85% delle aziende (su un campione di 45) hanno perso dati tramite plugin compromessi.

Ma nella realtà, molti sistemi di protezione ritengono il browser infetto una minaccia minore e questi tipi di attacchi, sottovalutati, sono molto più numerosi di quanto si creda.

Tutte le volte che un utente apre il browser, il plugin "cattivo" raccoglie dati, che, contrariamente a quanto si possa pensare sono molti di più di quelli mostrati sulle pagine Web aperte. Ci sono molti dettagli integrati nell'URL e non solo. Questi plugin sono in grado di recuperare informazioni quali credenziali dell'utente, dati di un cliente e dettagli sulle API e le infrastrutture interne.

Altro dato rilevato: il 92% malware attua attacchi via DNS.

Preoccupa, inoltre, il fatto che molte delle imprese, a detta dei tecnici di Cisco, si appoggino a infrastrutture basate su componenti vecchie e obsolete, che utilizzano sistemi operativi vulnerabili. Più precisamente, è stato rilevato che sul 92% dei dispositivi connessi a Internet sono in esecuzione vulnerabilità note e che il 31% di tutti i dispositivi analizzati non è più supportato o gestito dal vendor. Il 5% è fuori "End of Life".

Una chiara tendenza del 2015 ha visto protagonista la crittografia. Il traffico cifrato, in particolare HTTPS, secondo i ricercatori, ha raggiunto un punto critico e, anche se non rappresenterà la maggioranza delle transazioni, sarà presto la forma di traffico dominante su Internet.

La crittografia, ammonisce però Greer-King, rischia di dare un eccessivo senso di sicurezza in quanto non rappresenta un limite poi così invalicabile.

Sfiducia e confidenza

Solo il 45% delle aziende è fiducioso nel proprio approccio alla sicurezza. Più della metà, in altri termini, si sente inadeguato a rispondere alle campagne di attacco sempre più sofisticate, audaci e resilienti.

Questo non significa resa incondizionata: il 92% dei manager intervistati è consapevole che per la legge, da un lato, e gli azionisti, dall'altro, le imprese devono essere in grado di gestire l'esposizione al rischio legato alla sicurezza informatica.

Per questo e per affrontare la trasformazione digitale delle proprie attività le imprese stanno investendo in sicurezza.

Le aziende si stanno attrezzando   fonte Cisco

Le aziende si stanno attrezzando (fonte Cisco)

In effetti, la sfiducia registrata già lo scorso anno è il frutto di una sintesi, più in dettaglio, la confidenza di possedere le ultime tecnologie è scesa di 5 punti percentuali rispetto al 2014, fino al 59%; la convinzione di riuscire a rilevare in anticipo una debolezza nella propria sicurezza si attesta al 51%; la convinzione di sapersi difendere dagli attacchi scende dal 58% nel 2014 al 54% nel 2015; la convinzione di riuscire a scoprire e contenere un attacco scende di un punto al 45%; la convinzione nella capacità di accorgersi di aver subito un attacco resta al 54%.

Certo, contrastare il cybercrime è una lotta impari, secondo gli esperti di Cisco, solo il ramsonware ha portato ricavi cyber criminali pari in media a 34 milioni di dollari all'anno per campagna.

Oltre alla diminuzione della fiducia nella protezione, si registra anche l'invecchiamento delle infrastrutture: sono calate del 10% in un anno le aziende che dichiarano le proprie infrastrutture di sicurezza aggiornate.

Concludiamo con un dato, che, per certi versi, riteniamo positivo: è aumentato il ricorso all'outsourcing per la sicurezza passato dal 14% al 23% tra il 2014 e il 2015. Strutture esterne, più grandi e competenti, possono infatti aiutare le imprese a migliorare la capacità di risposta e a diventare resilienti.