Sensori per il monitoraggio di asset, contatori per luce, gas, acqua, GPS, sistemi di videosorveglianza o per la sicurezza, soluzioni tra le più innovative e fantasiose costituiscono l'insieme delle applicazioni "machine to machine", che in molti definiscono Internet delle Cose e in Cisco chiamano Internet of Everything (IoE). Nella previsione di Cisco nell'IoE rientrano anche i dispositivi indossabili o wearable.
Lo studio pronostica che il numero di dispositivi mobile crescerà globalmente di cinque volte, attestandosi a 578 milioni entro il 2019 rispetto ai 109 milioni nel 2014, con la maggior parte dei dispositivi prevista nel Nord America e nella regione Asia-Pacifico.
Crescita dei dispositivi connessi in wireless
Tutto ciò dovrebbe aumentare di 18 volte il traffico mobile generato dai dispositivi indossabili dal 2014 al 2019, la maggior parte del quale erogato tramite smartphone.
Già nel 2014, i dispositivi indossabili hanno generato in media un traffico mensile di 6 volte maggiore rispetto ai telefoni base (141 Mbs di traffico mobile mensile per gli indossabili contro i 22 Mbs di traffico mensile dei telefoni base), questo perché i cellulari di vecchia generazione usati solo per chiamare occupano una banda di 64kbps, mentre i wearable possono trasferire informazioni più "corpose". Per fare un esempio di un wearable high-end, il livestreaming della videocamera GoPro potrebbe generare circa 5MB di traffico dati mobile al minuto.
Impatto dei dispositivi wearable sul traffico
Nel 2014, le connessioni M2M hanno generato in media un traffico mensile di tre volte superiore rispetto ai telefoni base (70 Mbps di traffico mobile mensile M2M rispetto a 22 Mbps di mobile mensile dei telefoni base).