Cloud in crescita in Italia secondo IDC

Continua il cambiamento indotto dalla Terza Piattaforma. In Italia cresce l'adozione di cloud computing sia pubblico (28%) sia privato (17%) da parte delle imprese.

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a cura di Gaetano Di Blasio

I budget ICT continuano a essere soggetti a una pesante pressione, ma ciò non frenerà il cambiamento indotto dalla "Terza Piattaforma", secondo quanto affermano gli analisti di IDC.

Questi ultimi identificano come "Terza Piattaforma" un insieme di strumenti IT, che comprende Cloud Computing (sia pubblico sia privato), social network, mobility e Big Data. In passato, gli investimenti ICT erano concentrati sul mainframe, centro unico del sistema informativo, poi si è passati a una seconda piattaforma distribuita su modello client/server. Oggi i servizi e i processi ICT si basano sul suddetto insieme, appunto terza piattaforma.

I vantaggi della terza piattaforma si ripagano e questo spiega la crescita degli investimenti. In particolare, recenti studi di IDC evidenziano come il cloud computing stia consacrandosi come modello di innovazione tecnologica e organizzativa, nonostante una certa complessità e gradualità del percorso di adozione.

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In particolare, i ricercatori IDC prevedono che il mercato dei servizi IT Public Cloud in Italia crescerà del 28% nel 2014, mentre tecnologie e servizi di Private Cloud cresceranno del 17%.

Per quanto riguarda il cloud pubblico, secondo IDC i principali fattori che spingono alla sua adozione sono: innovazione, più utilizzo di risorse e nuove funzionalità. A remare contro, invece, sono soprattutto timori riguardo la sicurezza, la compliance e la disponibilità del servizio.

Sul fronte del cloud privato, invece, i principali acceleratori all'adozione sono la riduzione dei budget IT, la riduzione dello staff IT e la semplificazione dell'IT. Mentre fattori inibitori, sempre secondo gli analisti IDC sono la sicurezza, la migrazione delle applicazioni critiche e i limiti infrastrutturali della rete.