Cloud: ripensare il controllo della rete

Klaus Gheri, vice president Network Security di Barracuda Networks illustra la sua visione sulle sfide nella sicurezza di rete, in un mondo sempre pù governato dal cloud

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a cura di Tom's Hardware

"I benefici che il cloud può portare a livello di infrastrutture e scalabilità non sono gli stessi che le aziende possono costruirsi da sole mantenendo gli stessi standard di prezzo e qualità. In questo contesto, la protezione dei dati e i dubbi sulla sicurezza sono sfide a cui si dovrà necessariamente trovare delle risposte".

Lo sostiene Klaus Gheri, vice president Network Security di Barracuda Networks  che ribadisce come non sia più possibile considerare le reti WAN o LAN come isolate e definite da perimetri fisici ben definiti in un contesto cloud ma che, tuttavia, mette in guardia i decisori aziendali dal considerare la "nuvola" come una risposta in grado di esimerli da compiti critici per il business come, per esempio, garantire l'accesso dall'esterno ai servizi cloud e dall'interno all'infrastruttura cloud. 

Klaus Gheri, vice president Network Security di Barracuda Networks 

Nel nuovo contresto di rete, infatti, predisporre una gestione intelligente del traffico di rete si trasformerò sempre più in un prerequisito per la disponibilità.

Diventa così importante, continua Gheri, controllare la qualità del servizio utilizzando il bilanciamento del carico tra sistemi virtuali di background, per fare in modo che eventuali picchi di carico possano essere distribuiti in modo intelligente attraverso le risorse cloud disponibili. Un compito che si prconfigura di importanza crescente mano a mano che l'utilizzo del cloud diventerà più globale e delocalizzato.

I fornitori di servizi, infatti, non potranno farsi carico di sollevare le aziende da questi compiti poiché la loro attivtà può interessare solo i flussi di dati a livello "macro", mentre toccherà alle aziende essere proattive in relazione alla gestione intelligente del traffico e stabilire le priorità sul fronte sia delle applicazioni sia delle query.  

"Nel determinare la sicurezza nell'accesso alle risorse cloud – sostiene Gheri - le aziende dovranno rivalutare la questione delle prestazioni a prova di guasto e porsi domande quali: Quanto sono critici i momenti di indisponibilità della rete? Quando le soluzioni basate su cloud come Windows 365 sono implementate all'interno dell’azienda? Come ci si può assicurare che un guasto della linea dati non porterà a una disastro?".

I dipartimenti IT rispondono a queste sfide combinando diversi collegamenti ridondanti, ma spesso tecnicamente indipendenti, mentre le regole dovrebbero arrivare da un esperto IT che ha approfondito il tema nel dettaglio.  

In conseguenza di ciò è plausibile che, in futuro, la sfida di fornire e gestire l'accesso ai servizi cloud dall'esterno e dall'interno modificherà in modo significativo il ruolo del professionista IT all'interno delle aziende.