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a cura di Giancarlo Calzetta

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Come si diventa uno Youtuber di successo? Ce lo racconta Mattia, noto sul sito di video più usato al mondo come Victorlaszlo88, è attivo sulla piattaforma dal 2009 - con un canale aperto insieme a un amico in cui parlavano di fatti del giorno - e dal 2010 con il suo canale principale in cui racconta e condivide la sua passione per il cinema.

Gli elementi chiave

Abbiamo chiesto a Mattia quali sono i suoi consigli da esperto per chi vuole avviare un canale YouTube.

  • Bisogna stabilire una linea editoriale chiara. Proprio come un canale televisivo, anche i canali YouTube di maggiore successo hanno una linea editoriale e un'identità ben definita, così da conferire solidità e coerenza ai contenuti.

È anche una questione di branding: lo spettatore deve capire che cosa trovare sul tuo canale.

In questo senso può aiutare scegliere una “nicchia” di riferimento, per dar vita a un canale tematico che coinvolga persone con interessi specifici.

Spesso il concetto di nicchia è percepito come qualcosa di negativo, ma non è così, anzi, più la nicchia è piccola, più ti permette di crearti un pubblico affezionatissimo che ti segue in tutto. E questo è molto importante perché, anche in ottica di conversioni, più che i numeri a fare la differenza è la fidelizzazione del pubblico.

  • Crea il tuo brand. È vero che quando crei un contenuto per YouTube stai offrendo te stesso, ma allo stesso tempo stai offrendo anche un personaggio. È come se fossi un logo vivente, per questo è importante puntare da subito su qualcosa che ti contraddistingue dagli altri, una caratteristica tua personale, forte e riconoscibile che ti caratterizza come, ad esempio, il modo in cui fai video o un particolare tormentone.
  • Offri contenuti di qualità. Oggi che YouTube non è più “Eldorado”, perché è popolato da tanti creator. Per acquisire visibilità sulla piattaforma, è necessario partire subito con l’idea vincente e offrire contenuti di qualità dal punto di vista tecnico. Gli utenti si sono ormai abituati a un certo standard qualitativo e se i tuoi contenuti non soddisfano questi standard minimi, molto probabilmente non verranno presi in considerazione.

Allo stesso tempo però non si può pensare che la qualità tecnica vada a prevaricare la sostanza. Molto dipende anche dal format scelto. Prendiamo ad esempio il caso specifico di Mattia, in generale l’editing è importantissimo ma per quello che fa lui, cioè vlog, non è così necessario: dal punto di vista del montaggio i suoi contenuti sono minimali.

Un altro aspetto riguarda la durata dei video. Facendo un giro veloce sul web ti accorgi che la durata media dei video proposti varia generalmente tra i 10 e i 15 minuti, ma non deve essere la regola. Alcuni video di Mattia durano anche un paio d’ore - in alcuni casi potremmo quasi dire che sono più lunghe le sue video recensioni rispetto al film in oggetto - eppure il suo canale funziona benissimo.

Quindi in un periodo in cui vanno tanto video montati in una certa maniera e con un determinato ritmo, questa è la conferma che se hai qualcosa di interessante e di valore da comunicare a volte basta solo accendere la telecamera e parlare.

  • Parla al tuo pubblico. Soprattutto le prime volte è normale sentirsi impacciati davanti alla telecamera. Può sembrare banale ma in realtà non lo è perché quando ti trovi per la prima volta di fronte alla videocamera nasce spontanea la soggezione di parlare al nulla. E in effetti non sai se qualcuno avrà voglia di ascoltarti quindi potenzialmente stai davvero parlando al nulla. Poi quando inizi a vedere che commentano e ti seguono, allora sai che dall’altra parte ci sono delle persone e che non stai più parlando da solo.

Il segreto quindi sta tutto nel capire quello che stai facendo. Quando accendi la telecamera devi sapere che quel pezzo di plastica e vetro al quale ti rivolgi, in realtà rappresenta decina di migliaia, ma anche solo centinaia di persone che stanno ascoltando quello che dici. Anche se non le vedi sono lì: quindi rivolgiti alla telecamera come se stessi parlando a una platea.

  • Coltiva la tua community. Una buona gestione dell’interazione con il pubblico è contemporaneamente il bello e il brutto (soprattutto nel caso degli haters) del mestiere, ma è anche la chiave del successo. Dietro al numero di view e click infatti ci sono delle persone ed è giusto che ricevano la considerazione che meritano a fronte del tempo che dedicano a noi e ai nostri video. La fidelizzazione passa soprattutto attraverso la capacità di stabilire un rapporto sincero con loro.
  • Organizza e pianifica fin da subito la produzione dei contenuti in modo da far quadrare tutti gli impegni, sia lavorativi che personali. Questo ti evita nel medio-lungo termine (ma a volte anche nel breve) di andare in burnout.
  • Muoviti per passione. È importante puntare su qualcosa che sai di poter fare bene e che ti appassiona perché in automatico il tuo entusiasmo si riflette sul tuo pubblico.

Certamente è utile imparare come creare video accattivanti e come utilizzare i metadati (titolo, descrizione, tag e hashtag) nel modo corretto per essere indicizzati al massimo e garantire una buona crescita al tuo canale, ma lo è ancora di più, proprio ai fini della crescita, operare nel campo di YouTube traendone la massima soddisfazione personale.

Si deve percepire l’amore per il tuo progetto imprenditoriale, non è una vergogna guadagnare dalla propria passione. Se hai la fortuna di fare di riuscire a fare della passione il tuo lavoro, ben venga. L’importante è farlo nel modo giusto

Gli errori da evitare

L'obiettivo principale di un influencer dovrebbe essere quello di adeguarsi sempre alle novità se non vuole rischiare di sparire. La cosa più sbagliata che un creator può fare è adagiarsi e non provare le nuove piattaforme perché è vero che YouTube è una piattaforma molto solida ma nel frattempo ne sono arrivate altre che stanno diventando altrettanto importanti come, ad esempio, Twitch per le live. YouTube è sempre andato bene e in crescendo, ma ugualmente il successo di un canale è molto volubile perché basta un errore e non sai se il tuo pubblico continuerà a seguirti o ti lascerà in massa.

Un altro errore comune è quello di considerare YouTube una piattaforma per soli giovani (digitalmente parlando) solo perché sono stati i primi ad averlo usato professionalmente, ma l’età non c’entra, quello che conta è la voglia di dire qualcosa. Anzi chi si fa remore ad avviare un canale su YouTube solo perché pensa di essere troppo vecchio per farlo sta potenzialmente sprecando la possibilità di mettere la sua esperienza al servizio del suo pubblico.

Non esiste l’impossibile esiste solo il difficile. Quello che conta è il carisma, crederci e mettere tutto te stesso.

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