Come educare i figli da casa

Come funziona esattamente l'educazione parentale? Ce ne parla Erika Di Martino, esperta di educazione e coaching e fondatrice di edupar.

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a cura di Giacomo Todeschini

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Tutti noi pensiamo all’educazione come a quella classica, in cui il bambino viene mandato a scuola.
Esistono e sono perfettamente legali però anche altre modalità di istruzione, come ad esempio l’homeschooling. Ma come funziona esattamente questa educazione parentale?

A parlarci dell’argomento, in questa puntata di Imprenditori in Video con Manabe Repici, è Erika Di Martino. Erika Di Martino è un’esperta di educazione e coaching, che da anni si occupa di diffondere uno stile di genitorialità ad alto contatto tramite un approccio eclettico e funzionale.

Un percorso che l’ha portata a fondare il network italiano sull’argomento www.edupar.org e a diventare un punto di riferimento in Italia e all’estero per l’Homeschooling. Erika Di Martino è autrice di numerosi libri sulla tematica, come “Homeschooling, l’Educazione Parentale in Italia” e “Il Mondo è la mia Classe”.

Grazie alla sua grande esperienza in materia, Erika Di Martino ci racconta i capisaldi dell’homeschooling e quelli che sono i consigli per poterlo applicare, soprattutto in un periodo difficile come quello attuale.

Il potere della condivisione

Erika Di Martino, oltre che divulgarli, applica i principi dell’homeschooling nella vita di tutti i giorni. I suoi 5 figli non sono infatti mai andati a scuola e hanno ricevuto la propria educazione da lei e suo marito. Homeschooling del resto vuol dire prendersi cura a 360 gradi dell’educazione dei propri figli.

Un percorso cominciato fin dal primogenito e che è stato accompagnato dalla creazione di un blog, inizialmente usato come diario di bordo per raccontare l’intera esperienza. Blog che ha ben presto cominciato a macinare visite e diventare sempre più seguito.

Forte del successo del blog, Erika Di Martino ha scritto nel 2012 il primo libro italiano sull’educazione parentale e ha in seguito fondato www.edupar.org, principale network italiano sull’argomento. Network che ora conta più di 2000 famiglie e che ha come obiettivo quello di mettere in contatto tutte le famiglie che vogliono approcciarsi all’homeschooling e dare a loro dei consigli.

Lo step successivo, come raccontato da Erika Di Martino a Manabe Repici, è poi stato quello di dare supporto diretto a tutte queste famiglie, anche attraverso l’utilizzo dei video e la partecipazione a conferenze.

Un’esperienza che, nata come semplice volontà di raccontarsi, è diventata una forma di business. Il tutto, senza però rinunciare neanche ora a offrire anche contenuti gratuiti e di valore per aiutare la community.

Educazione parentale: consigli e capisaldi

Ma come è possibile educare un figlio a casa? Il primo e inevitabile passo da fare è, come dichiarato da Erika Di Marino a Imprenditori in Video, quello di dimenticarsi di tutto quello che pensiamo di sapere e capire come l’educazione di una persona non passi solo dai libri, ma anche dalla vita di tutti i giorni.

Una volta capito ciò è poi importante comprendere come esistano più modalità di homeschooling. C’è ad esempio quella tradizionale, che ricalca l’esperienza scolastica, e l’unschooling, in cui si mette il bambino al centro dell’apprendimento ed è lui a decidere cosa vuole imparare e quando.

Ci sono poi ovviamente anche tante altre tipologie di homeschooling e educazione parentale. Il concetto è del resto quello di educazione personalizzata, in cui bisogna adattarsi e accogliere quelli che sono i bisogni e le caratteristiche dei singoli bambini.

Assodato come esistano più modalità per fare homeschooling, quali sono i consigli personali di Erika Di Martino? Sicuramente non cercare di ricreare la scuola tradizionale a casa: non avrebbe senso e creerebbe solo caos.

Un passaggio da fare è sicuramente quello di cercare di gestire al meglio i propri spazi e orari di lavoro, interfacciandosi anche con il proprio datore se necessario. La chiave è in ogni caso quella di comprendere come l’apprendimento sia ovunque e la quotidianità sia una fonte di occasioni per imparare.

Fondamentale è poi sapersi dare un ritmo ed essere in grado di strutturare la giornata dei propri figli. Bisogna dare loro uno schema e renderli protagonisti, cercando di capire cosa vogliano apprendere per inserire nel programma, dove possibile, anche tale argomento.

Un consiglio che Erika Di Martino ha tenuto a dare a Manabe Repici durante Imprenditori in Video è poi quello di stare attenti alla tecnologia. È infatti facile dare un tablet a un bambino per tenerlo impegnato qualche ora, ma bisogna fare estremamente attenzione a non esagerare.

In tutto ciò ricoprono un ruolo fondamentale i video, uno strumento importantissimo e in grado di aprire numerose strade per la formazione dei figli. Bisogna però prima assicurarsi della qualità del video e comprendere se il bambino è adatto a tale modalità di istruzione.

Una volta proposta la visione di un contenuto video, è poi fondamentale fare il punto della situazione con il figlio e chiedere loro un feedback. Si tratta di un aggancio importantissimo, che aiuta molto ad ancorare il messaggio di quanto visto.

Si tratta quindi alla fine di dare un approccio attivo e non passivo ai video, in cui si apprende e non si è solo un mero spettatore. I video sono quindi fondamentali per l’istruzione, ma bisogna essere in grado di integrarli nel percorso formativo in modo virtuoso.

Homeschooling e lavoro

Ma se un genitore deve lavorare, è comunque possibile introdurre l’homeschooling nella propria sfera famigliare? Per Erika di Martino sì, ma ci sono alcuni punti da tenere ben in considerazione:

  • Mettere la serenità dei bambini al primo posto, soprattutto in un periodo come quello attuale;
  • Essere in grado di gestire tempi e spazi, alternando ad esempio al computer per lavoro i due genitori;
  • Coltivare il rispetto, la riconoscenza e l’aiuto tra genitori e figli.

Si tratta, insomma, di saper valorizzare il proprio tempo e di massimizzare la produttività delle ore di lavoro, riuscendo così ad avere il tempo necessario per dedicarsi all’istruzione dei propri figli. Non bisogna poi aver paura di chiedere supporto o aiuto.

La singola famiglia deve quindi essere considerata una piccola società, da coltivare e da curare, che deve dialogare con degli attori esterni, come il lavoro. Un dialogo che deve essere condiviso e aperto, per permettere di far vivere al meglio l’intera famiglia.

L’homeschooling è quindi una realtà possibile per tutti, in cui bisogna essere in grado di farsi domande per approcciarla nel modo corretto. Osservare il tutto in modo diverso e destrutturare l’idea classica di istruzione: questi sono i capisaldi dell’homeschooling.

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