Come eliminare le emissione di CO2 dalla stampa di produzione

Il Carbon Balanced Printing Programme di Ricoh permette ai fornitori di servizi di stampa di minimizzare il CO2 derivante dalle attività di stampa

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a cura di Giuseppe Saccardi

Un problema  critico per i servizi di stampa è come ridurre la CO2 e i costi  e gli impatti ambientali che vi sono connessi. Quando però si passa dalla teoria alla pratica, osserva Ricoh, spesso gli stampatori trovano che la gestione "green" della stampa si rivela complessa e non è facile identificare e mettere in pratica una strategia che porti a risultati concreti. In particolare, non risulta chiaro come offrire servizi di stampa più sostenibili che possano migliorare il proprio approccio ambientale e quello dei loro clienti.

Le possibilità di intervento possono essere diverse, e anche semplici accorgimenti possono essere utili a raggiungere l'obiettivo di riduzione della CO2, così come  si rivela utile il passaggio a processi eco-compatibili. Per velocizzare questo passaggio, osserva la società, gli stampatori dovrebbero avvalersi di fornitori in grado di offrire un approccio concreto in relazione alla tematica ambientale e Ricoh si propone come  uno di questi.

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Il programma di Ricoh ha l'obiettivo di eliminare o ridurre fortemente l'emissione di CO2

Per farlo a ragion veduta la società ha analizzato le esigenze espresse dal mercato e ha sviluppato quello che ha chiamato il Carbon Balanced Printing Programme

Il programma si basa  su una metodologia adatta per il settore della stampa di produzione e si propone di permettere di calcolare le emissioni di CO2 connesse a ciascun lavoro prodotto, di ridurle il più possibile e di neutralizzare le emissioni residue e inevitabili attraverso progetti di compensazione certificati. Tre le fasi previste: analisi – ottimizzazione – neutralizzazione.

Il programma ha inizio con un’analisi delle emissioni annuali connesse alle attività di stampa e prende in considerazione le tipologie di carta utilizzata e i consumi energetici, ma anche la distanza tra il cliente e i centri di assistenza tecnica.

Nella seconda fase vengono individuate tecnologie, modalità di stampa e best practice sostenibili per minimizzare i consumi energetici e gli eventuali sprechi. Viene ad esempio analizzato il tipo di carta abitualmente utilizzato per cercare alternative a minor impatto e vengono ridefiniti i cicli di lavoro e la gestione dei rifiuti.  

Segue la fase di neutralizzazione  e cioè  nel come ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente della percentuale residua di emissioni di CO2 che non è possibile eliminare.

Per l’analisi dell’impatto ambientale dei lavori di stampa viene utilizzato un Carbon Calculator che calcola le emissioni prendendo in considerazione i consumi energetici, il toner e i supporti utilizzati durante il processo produttivo di un particolare lavoro, compreso anche il calcolo delle emissioni connesse alla fornitura delle parti di ricambio e dei consumabili.