Competenze a raccolta contro le frodi assicurative

CeTIF in collaborazione con IBM, Sempla e Xeffe ha realizzato una ricerca che si propone di identificare strumenti e sistemi in grado di prevenire i fenomeni fraudolenti

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a cura di Riccardo Florio

Le principali novità normative in materia di antifrode inducono le compagnie di assicurazione a una pesante revisione tecnologica e organizzativa in cui si inseriscono progetti quali la dematerializzazione dei documenti (contrassegno ed attestato di rischio) per il contrasto alle falsificazioni oppure controlli dell’adempimento all’obbligo assicurativo attraverso rilevamento delle infrazioni effettuate da tutor e autovelox.

Di portata strategica sono anche le implicazioni normative derivanti dal Decreto Sviluppo Bis come l’istituzione dell’IVASS e l’attribuzione alla stessa di specifiche competenze antifrode o la costituzione di un archivio informatico unico che integri le banche dati pubbliche e private contenenti informazioni relative al mondo R.C. Auto.

Al fine di analizzare le misure tecnologie adatte a rendere più efficiente l'opera di contrasto alle frodi, il Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF) in collaborazione con IBM, Sempla e Xeffe ha realizzato la ricerca Fraud management assicurativo: processi e sistemi alla luce della nuova Normativa uno studio che si propone di identificare strumenti e sistemi in grado di prevenire i fenomeni fraudolenti.

Nel solo 2011 le compagnie hanno investito cifre che superano il milione di Euro in progetti antifrode, concentrandosi in particolare sui processi di ottimizzazione nella gestione ed elaborazione dei dati oppure favorendo la diffusione di prodotti innovativi, quali le black-box vendute in abbinamento alle polizze R.C. Auto.