Ma può la comunicazione avere un ruolo fondamentale anche in quelle aziende legate a mestieri storici come ad esempio l’agricoltura? Come può un imprenditore di tali settori usare nel miglior modo possibile i video?
A provare a rispondere a queste difficili domande, in questa puntata di Imprenditori in Video per Social Video Marketing, è Paolo Nenci, perito agrario ed esperto di Social Media Marketing che grazie ad un massiccio lavoro di branding sui social ha saputo dare uno slancio all’azienda storica di famiglia.
Paolo è il primo Contadino Digitale e Farming Coach d'Italia, nonché ideatore di “Farmers”, una community tutta italiana che mira ad unire gli impiegati del settore agricolo, e fondatore di una propria Academy, che ha registrato il tutto esaurito in sole 72 ore.
Grazie alla sua grande esperienza e ai risultati ottenuti, Paolo Nenci ci racconta l’importanza dei video e del digitale e di come essi possano essere usati per sostenere con successo ogni business, anche quelli legati al mondo agricolo.
Rinnovare l’impresa di famiglia
Paolo Nenci, come raccontato a Manabe Repici durante Imprenditori in Video, ha da sempre avuto la passione dei campi. Da piccolo passava infatti le giornate ad aiutare il nonno nell’azienda di famiglia e per coltivare questo sogno ha deciso di diventare perito agrario.
Una volta finiti gli studi si è però scontrato con una dura realtà, con il nonno ancorato a paradigmi del passato e contrario al adottare tecniche più moderne come i video per pubblicizzare i propri prodotti e sostenere il business.
Una situazione che lo ha portato a lasciare momentaneamente l’impresa di famiglia e andare a lavorare in un’azienda di vini, dove con il tempo ha preso sempre più responsabilità, arrivando anche a seguirne in parte il marketing.
Dopo anni di esperienza, corsi di aggiornamento e altro ancora, complice anche l’avanzare dell’età del nonno, Paolo Nenci ha poi deciso di riprendere in mano l’azienda di famiglia e di far fruttare quanto fino ad allora imparato.
Il primo approccio dell’azienda al Social Video Marketing è stato attraverso le live di Facebook, allora molto alte a livello di engagement in quanto appena lanciate, in cui Paolo Nenci si fermava tramite ad un semplice selfie stick a raccontare qualcosa di inerente al proprio lavoro direttamente in mezzo ai campi.
All’inizio le visualizzazioni erano poche, ma, grazie anche alle condivisioni di amici e professori, hanno presto cominciato a salire, garantendo a Paolo Nenci una crescita costante e completamente organica.
Oggi Paolo Nenci conta 22 mila iscritti su Instagram ed è stato incoronato dal Gambero Rosso Primo contadino digitale d’Italia, oltre che uno dei 5 maggiori grandi influencer per il vino a livello mondiale. Risultati sicuramente impressionati, raggiunti grazie al potere dei video e dei social network.
L’importanza della programmazione
Ma come è possibile trovare il tempo e le idee per proporsi con successo in video? Come è possibile coadiuvare insieme attività operative e comunicazione? Come raccontato da Paolo Nenci a Manabe Repici in Imprenditori in Video il segreto è semplicemente uno: sapersi organizzare.
Le live su Facebook Paolo Nenci le fa infatti ad esempio invece di prendersi la classica pausa sigaretta; si ritaglia i giusti tempi dove trova l’occasione. In vigna, poi, ha cominciato ad ascoltare libri con Audible, riuscendo così a seguire un percorso di crescita personale anche quando impegnato in attività ripetitive e fini a sé stesse.
Per avere successo con la comunicazione è invece necessario sperimentare e sapersi reinventare. L’Academy lanciata da Paolo Nenci, ad esempio, è stata trasformata con il tempo in una strategia di comunicazione completamente differente.
Un altro aspetto cruciale, legato questa volta alle idee, è poi quello relativo al timing. Avere un’idea eccezionale, ma senza il giusto fit con il proprio business, le risorse necessarie o nel periodo sbagliato è infatti purtroppo inutile e sbagliare timing potrebbe voler dire bruciarsela.
Un’idea riuscita a Paolo Nenci, e che ha quindi rispettato i punti di cui prima, è quella della W bag, ossia una riproposizione del vino bag in box ispirandosi all’incredibile successo delle borse O bag.
Con tale idea, Paolo Nenci è riuscito a attirare l’attenzione sia dei clienti adulti, il target principale del prodotto, sia di quelli più giovani, grazie ad un nome e una modalità di comunicazione particolarmente accattivanti.
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