Con Lenovo DX8200D più semplice il Software-Defined Storage

La nuova appliance sfrutta la virtualizzazione dello storage per fornire maggiore agilità e ridurre Capex e Opex

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a cura di Giuseppe Saccardi

Lenovo ha annunciato una nuova appliance di storage software-defined (SDS) "chiavi in mano", basata sulla sua piattaforma di server in combinazione con software di virtualizzazione dello storage e l'ottimizzazione multi-core parallel I/O - SANsymphony di DataCore Software.

La nuova offerta, ha evidenziato l'azienda, è il suo più recente traguardo nel promuovere l'adozione della tecnologia per il software-defined data center, che permette di disporre di consistenti  benefici quali una maggiore agilità e semplicità, e una gestione più economica.

Lenovo prevede di offrire DX8200D come appliance pre-integrata, con l'obiettivo primario di semplificare notevolmente l'implementazione e ridurre le spese di gestione tramite un unico punto di supporto. In sostanza, la soluzione SDS permette a livello di Data Center di implementare rapidamente una soluzione "chiavi in mano" che sfrutta le capacità di array SAN esistenti.

DX8200 16 Hi Res

DX8200D

In questo ambito applicativo, ha spiegato Lenovo, l'appliance è in grado di ottimizzare le infrastrutture di storage eterogenee, consentendo di scalarle in base alle esigenze, per crescere e sostituire array di storage meno recenti. In abbinamento all'interfaccia centralizzata il DX8200D abilita svariate funzioni, tra cui la protezione dei dati, replica, deduplica e compressione..

Hardware consolidato

Costruito su server System x3650 M5 di Lenovo, una piattaforma con prestazioni consolidate, il  DX8200D è stato progettato con l'obiettivo di fornire tempi di risposta, disponibilità e utilizzo a alti massimi livelli. Lenovo ha poi dichiarato che testerà preventivamente la nuova appliance con DataCore per ridurre al minimo i rischi di implementazione e aumentare il time-to-value.

A livello funzionale il Lenovo DX8200D prende i dispositivi di storage isolati, a volte dislocati in sedi diverse, e li unisce in un unico set di servizi a disposizione dell'azienda. In pratica, raggruppa le risorse per gestirle in modo centralizzato e uniforme nonostante le differenze e le possibili incompatibilità fra i vari fornitori, i diversi modelli e le generazioni dei dispositivi storage presenti in azienda.

Con questi dispositivi, ha illustrato Lenovo in base a specifiche analisi, i data center possono avere un TCO più basso, con un risparmio di tempo di fino al 90% per compiti di gestione e di supporto dello storage, una riduzione del 75% dei costi di storage stessi e una riduzione di fino al 100% nei tempi di indisponibilità delle risorse. i.

Non ultimo, ha commentato l'annuncio la società, tramite il proprio  software di gestione XClarity il DX8200D è in grado di automatizzare centralmente il processo di discovery, l'inventario delle risorse storage, il monitoraggio in tempo reale, la configurazione, il rilevamento dei guasti e la gestione degli allarmi sul suo ciclo di vita.

"La nostra soluzione di SDS all'avanguardia consente alle aziende di implementare i sistemi in modo più rapido, per ridurre il tempo e le risorse necessarie a gestire l'infrastruttura di base. Questo a sua volta consente ai clienti di concentrarsi sulle sfide di business di oggi, in preparazione del futuro", ha commentato Radhika Krishnan, Executive Director e General Manager per il Software-Defined Data Center  di Lenovo.