Lenovo ha annunciato una nuova appliance di storage software-defined (SDS) "chiavi in mano", basata sulla sua piattaforma di server in combinazione con software di virtualizzazione dello storage e l'ottimizzazione multi-core parallel I/O - SANsymphony di DataCore Software.
La nuova offerta, ha evidenziato l'azienda, è il suo più recente traguardo nel promuovere l'adozione della tecnologia per il software-defined data center, che permette di disporre di consistenti benefici quali una maggiore agilità e semplicità, e una gestione più economica.
Lenovo prevede di offrire DX8200D come appliance pre-integrata, con l'obiettivo primario di semplificare notevolmente l'implementazione e ridurre le spese di gestione tramite un unico punto di supporto. In sostanza, la soluzione SDS permette a livello di Data Center di implementare rapidamente una soluzione "chiavi in mano" che sfrutta le capacità di array SAN esistenti.
In questo ambito applicativo, ha spiegato Lenovo, l'appliance è in grado di ottimizzare le infrastrutture di storage eterogenee, consentendo di scalarle in base alle esigenze, per crescere e sostituire array di storage meno recenti. In abbinamento all'interfaccia centralizzata il DX8200D abilita svariate funzioni, tra cui la protezione dei dati, replica, deduplica e compressione..
Hardware consolidato
Costruito su server System x3650 M5 di Lenovo, una piattaforma con prestazioni consolidate, il DX8200D è stato progettato con l'obiettivo di fornire tempi di risposta, disponibilità e utilizzo a alti massimi livelli. Lenovo ha poi dichiarato che testerà preventivamente la nuova appliance con DataCore per ridurre al minimo i rischi di implementazione e aumentare il time-to-value.
A livello funzionale il Lenovo DX8200D prende i dispositivi di storage isolati, a volte dislocati in sedi diverse, e li unisce in un unico set di servizi a disposizione dell'azienda. In pratica, raggruppa le risorse per gestirle in modo centralizzato e uniforme nonostante le differenze e le possibili incompatibilità fra i vari fornitori, i diversi modelli e le generazioni dei dispositivi storage presenti in azienda.
Con questi dispositivi, ha illustrato Lenovo in base a specifiche analisi, i data center possono avere un TCO più basso, con un risparmio di tempo di fino al 90% per compiti di gestione e di supporto dello storage, una riduzione del 75% dei costi di storage stessi e una riduzione di fino al 100% nei tempi di indisponibilità delle risorse. i.
Non ultimo, ha commentato l'annuncio la società, tramite il proprio software di gestione XClarity il DX8200D è in grado di automatizzare centralmente il processo di discovery, l'inventario delle risorse storage, il monitoraggio in tempo reale, la configurazione, il rilevamento dei guasti e la gestione degli allarmi sul suo ciclo di vita.
"La nostra soluzione di SDS all'avanguardia consente alle aziende di implementare i sistemi in modo più rapido, per ridurre il tempo e le risorse necessarie a gestire l'infrastruttura di base. Questo a sua volta consente ai clienti di concentrarsi sulle sfide di business di oggi, in preparazione del futuro", ha commentato Radhika Krishnan, Executive Director e General Manager per il Software-Defined Data Center di Lenovo.