Crimini informatici: meno vittime ma più perdite economiche

Secondo il Norton Report 2013, elaborato da Edelman Berland su commissione di Symantec, negli ultimi 12 mesi è diminuito il numero degli utenti colpiti, ma il costo medio per vittima è aumentato del 50%. 3 miliardi di dollari il valore complessivo dei crimini in Italia.

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a cura di Claudia Rossi

Cala, a livello mondiale, il numero delle vittime del crimine informatico, ma cresce il costo medio di ogni attacco per ognuna di loro.

Questo uno dei più interessanti risultati emersi dall'ultimo Norton Report, l'analisi promossa da Symantec per comprendere il modo in cui i crimini informatici influiscono sui consumatori e l’impatto delle nuove tecnologie sulla sicurezza delle persone.

La ricerca, realizzata da Edelman Berland sulla base di esperienze riferite da oltre 13.000 adulti tra i 18 e i 64 anni di 24 Paesi (Italia inclusa), ha registrato un numero complessivo di 378 milioni di vittime negli ultimi 12 mesi (persone che non sono state semplicemente esposte a minacce, ma che hanno avuto una partecipazione attiva) per un costo complessivo dei crimini di 113 miliardi di dollari, 3 dei quali realizzati in Italia.

Calcolato per utente colpito, questo significa 298 dollari di costo medio contro i 197 del 1012, in pratica un aumento del 50%. In Italia il valore medio per vittima è ancora più alto, arrivando a raggiungere i 399 dollari.

Ida Setti - head of sales Norton/Sb Italy

“Oggi gli autori di crimini informatici utilizzano sistemi sofisticati come i ransomware e lo spear-phishing, che consentono di guadagnare somme più alte per ogni attacco” ha precisato Ida Setti, head of sales Norton/Sb Italy. Si tratta di minacce che trovano nell'ampia diffusione di dispositivi mobile non protetti una facile porta di accesso.

"In generale - chiarisce la manager -, gli utenti di device mobili trascurano gli aspetti di sicurezza: secondo la nostra indagine solo il 26% dei possessori di smartphone ha installato un software per la protezione avanzata, eppure il 49% degli utenti usa il proprio dispositivo mobile personale sia per lavoro che per il tempo libero, mettendo in pericolo non solo la propria identità digitale, ma anche informazioni critiche aziendali”.

Proprio la fusione tra privato e professionale rappresenta uno dei maggiori comportamenti di rischio (aggravato nel 30% dei casi da genitori che permettono ai figli di utilizzare i dispositivi mobile usati per lavoro), agevolando gli attacchi multipiattaforma degli hacker che sfruttano anche tipiche disattenzioni per quanto riguarda i social media.

Il 39% degli utenti dichiara di non eseguire la disconnessione dopo ogni sessione, il 31% si connette a persone che non conosce, mentre un quarto condivide le password per i social media con altre persone.

"Per proteggersi dai crimini informatici - sottolinea Setti - occorre, invece, considerare i dispositivi mobili come dei veri e propri mini computer, abituandosi all'uso password e di software di protezione multidevice".

Una strada, questa, percorsa da tempo da Symnatec, oggi pronta con le nuove versioni delle soluzioni Norton, integrate e multi dispositivo. Le nuove release sono state ottimizzate per quanto riguarda sia il livello di protezione che il livello di prestazioni e sono state progettate per la compatibilità con le funzionalità di Windows 8.1.

"I nuovi Norton presentano un'interfaccia utente rinnovata, semplice e immediata - ha sottolineato Silvia Signorelli, Norton marketing manager di Symantec Italia -. La vera novità è, però, soprattutto data dai cambiamenti e dalle ottimizzazioni apportate ai diversi livelli di protezione, rivisti in termini di sicurezza, prestazioni e facilità d’uso".

Tra queste ottimizzazioni spiccano il ripristino avanzato, il motore di protezione comportamentale migliorato, nuove funzionalità di correzione e pulizia dal malware, l'installazione semplificata, prestazioni superiori per quanto riguarda il tempo di avvio e miglioramenti allo strumento di gestione delle password.