Da Alcatel-Lucent nuove tecnologie per la banda ultra larga

Si amplia il portfolio di soluzioni di accesso fisso per rendere le reti a prova di futuro per l'era del 5G. Completata con successo la sperimentazione G.fast

Avatar di Giuseppe Saccardi

a cura di Giuseppe Saccardi

Alcatel-Lucent ha presentato novità tecnologiche volte a permettere agli operatori di far fronte alla domanda presente e in prospettiva di servizi di accesso a banda ultra larga su fibra ottica e su rame, ai livelli di prestazione e capacità necessari a realizzare le aspettative derivanti dalla diffusione del 5G.

In tutto il mondo infatti ci sono operatori, osserva la società, alla ricerca di tecnologie flessibili per far fronte alle diverse richieste, poste alle reti dai servizi e dalle applicazioni esistenti e in sviluppo. Il fenomeno dei ‘Gigabit service' – con velocità di accesso di 1 gigabit al secondo e oltre – è ad esempio in espansione dall'ambito enterprise a quello consumer.

federico guillen 090630

Federico Guillen

Per la fine del 2015, si prevede, più di 40 milioni di TV 4K saranno nelle case e nel 2020 i device connessi saranno tra il 50 e i 100 miliardi. Anche se si fa conservativamente riferimento al numero più basso si tratta pur sempre di cifre impressionanti s esi pensa al traffico che ne deriverà.

Per far fronte anche a questi fenomeni, Alcatel-Lucent la lanciato:

  • Un nuovo micronodo multi-porta G.fast e tecnologie avanzate vectoring 2.0, che consentono agli operatori di far leva sul G.fast per accelerare il percorso verso FTTH e portare velocità di gigabit a diverse abitazioni sfruttando l'infrastruttura in rame esistente, evitando le costose operazioni di cablaggio nelle abitazioni.
  • Disponibilità commerciale dei primi prodotti Vplus di Alcatel-Lucent, a metà tra VDSL2 e G.fast, utilizzabili per portare banda ultralarga a velocità superiori e distanze maggiori.
  • L'espansione del portafoglio TWDM-PON (Time and Wavelength Division Multiplexed Passive Optical Networks), che include un nuova unità di rete ottica per le realizzazioni home e miglioramenti alla piattaforma FTTH (fibra fino a casa dell'utente) che aggiunge capacità di switching e uplink, critiche per le realizzazioni su larga scala e multi-gigabit.

Si è conclusa inoltre con successo, ha osservato l'azienda, la sperimentazione in campo della tecnologia G.fast con nbn (national broadband network), la società attraverso la quale lo Stato australiano mira a portare la banda larga sul territorio nazionale con un mix tecnologico che tenga conto delle specificità geografiche, urbanistiche e demografiche. Il trial, durato un mese, ha permesso di valutare l'efficacia del G.fast e l'opportunità di inserire questa tecnologia nel mix a disposizione di nbn.

"Il mondo oggi va verso il mobile, ma il mobile va verso il fisso. Mentre cresce la domanda di accesso a banda ultra larga, gli operatori devono attrezzarsi con una vasta gamma di opzioni tecnologiche per rispondere in modo efficace ai cambiamenti della domanda, dai servizi residenziali, a quelli business, a quelli di mobile backhaul. Con il più avanzato e completo portafoglio di soluzioni dalla fibra al rame, Alcatel-Lucent è in grado di supportare gli operatori in qualunque situazione si trovino ad affrontare oggi e in futuro", ha dichiarato Federico Guillén, presidente delle attività di accesso fisso di Alcatel-Lucent.