BYOD e business manager
"Da tempo abbiamo bisogno di far parlare e lavorare il personale in mobilità – ha commentato Matteazzi -, ma ciò viene fatto in accordo a policy stringenti riguardo a device e servizi che sono sempre forniti all'azienda".
Per la maggior parte dei dipendenti, il BYOD non è una priorità in questo momento e in DHL ci sono vincoli che limitano la consumerization: "Per esempio dal dispositivo mobile e personale non è possibile accedere alla rete Wi-Fi aziendale", ha precisato Matteazzi, che ha aggiunto: "Il top management dispone di propri dispositivi mobili ed è naturale che chieda di poterli utilizzare in azienda. A livello centrale è stato imposto che tale richiesta vada inoltrata direttamente a una figura di vertice in Germania. Solo questo è bastato a far calare drasticamente le domande".
Emanuele Matteazzi di DHL Express
Dal canto proprio, Vignati ha dichiarato: "Non riusciamo a contrastare queste spinte, ma vogliamo regolamentarle. Per questo motivo abbiamo definito una serie rigorosa di policy che, per esempio, prevedono il supporto solo di un di numero limitato e preselezionato di modelli, in modo da ricondurre l'uso degli strumenti personali a un insieme contenuto e definito di standard da gestire".