BYOD e business manager

All'IDC Mobiz Mobility Forum 2013, si discute sul modo di intendere la mobilità all'interno di organizzazioni caratterizzate da un modello di business molto diverso, sotto la moderazione di Gaetano Di Blasio, direttore responsabile della rivista Solutions

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a cura di Riccardo Florio

BYOD e business manager

"Da tempo abbiamo bisogno di far parlare e lavorare il personale in mobilità – ha commentato Matteazzi -, ma ciò viene fatto in accordo a policy stringenti riguardo a device e servizi che sono sempre forniti all'azienda".

Per la maggior parte dei dipendenti, il BYOD non è una priorità in questo momento e in DHL ci sono vincoli che limitano la consumerization: "Per esempio dal dispositivo mobile e personale non è possibile accedere alla rete Wi-Fi aziendale", ha precisato Matteazzi, che ha aggiunto: "Il top management dispone di propri dispositivi mobili ed è naturale che chieda di poterli utilizzare in azienda. A livello centrale è stato imposto che tale richiesta vada inoltrata direttamente a una figura di vertice in Germania. Solo questo è bastato a far calare drasticamente le domande".

Emanuele Matteazzi di DHL Express

Dal canto proprio, Vignati ha dichiarato: "Non riusciamo a contrastare queste spinte, ma vogliamo regolamentarle. Per questo motivo abbiamo definito una serie rigorosa di policy che, per esempio, prevedono il supporto solo di un di numero limitato e preselezionato di modelli, in modo da ricondurre l'uso degli strumenti personali a un insieme contenuto e definito di standard da gestire".