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a cura di Giuseppe Saccardi

Il progresso della trasformazione digitale e la globalizzazione di  clienti e  risorse pone sempre più all'attenzione e al centro degli interessi dei CIO il problema di come garantire la continuità operativa e l'accessibilità  a dati ed applicazioni allocate sui data center, nonché a come, tramite essi, assicurare un servizio di business continuity e di disaster recovery.

A  facilitare la realizzazione di  una rete per data center senza punti di guasto ci ha pensato Raisecom, le cui soluzioni sono distribuite in Italia da CIE Telematica, società di ingegneria specializzata nella progettazione, realizzazione e supporto di reti di accesso fisse e mobili.

La soluzione sviluppata da Raisecnm  si basa su  switch di aggregazione   della categoria Top of the Rack (ToR) che sono già in uso  in diversi grandi data center  mondiali. La soluzione mette a disposizione apparati e link ridondati.

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Data Center sempre accessibili con gli switch ToR di Raisecom

Un progetto di questo tipo richiede  di base  che ogni server  sia connesso a due diversi  switch e che ogni punto di aggregazione  sia basato  su  un doppio switch in modo da assicurare la ridondanza per le connessioni.

Per soddisfare  sia le esigenze di  ridondanza che di capacità di gestione dei consistenti flussi di dati che afferiscono da/verso un data center e tra i centri ridondati, gli switch Raisecom si caratterizzano per una capacità complessiva di 176 Gbps e sono equipaggiati con 48 porte a 1 G  e 4 porte a 10G  per la funzione di ToR, mentre prevedono una capacità complessiva di 1,2 Tbps  con 48 porte a 10G e 4/6 porte  a 40G per  applicazioni di ToR o di aggregazione.

 Dal punto di vista topologico e  di gestione  gli switch, ha spiegato CIE Telematica, possono essere connessi in stack e funzionare come un unico switch virtuale multiporta. 

L'aggregazione in un unico switch virtuale permette di espandere  anche fortemente la capacità e la configurazione in porte complessiva senza aggiungere complessità di gestione.

Ogni stack  viene in sostanza ad essere costituito da uno switch che opera come master, da uno switch di backup e da più switch slave. Nel caso di  guasto del master  lo switch di backup entra in funzione automaticamente. L'affidabilità delle connessioni tra apparati è invece assicurata  dalla connessione cross dei link tra gli switch.

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Architettura della rete ridondata

Per rispondere alle esigenze  dei data center,  estremamente ridotto è il tempo di commutazione tra uno switch guasto e quello di backuo, che  è inferiore ai 50 ms.

"Si tratta di architettura altamente scalabile e la commutazione a caldo tra switch in esercizio e di riserva  in caso di guasto, o l'espandere l'architettura, non impatta  sul servizio. Quando uno switch è aggiunto allo stack, quello master si aggiorna automaticamente prendendolo in carico», ha evidenziato Lugi Meregalli, general manager di CIE Telematica.