Dati sicuri e conservazione garantita con RDX

Backup, disaster recovery e conservazione inalterata i punti salienti di RDX QuikStor di Tandberg Data

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a cura di Giuseppe Saccardi

Salvaguardare i dati e rispondere alle normative per la conservazione di informazioni sensibili e amministrative, anche su lunghi periodi, è un problema che assilla i manager delle PMI.

Una risposta al problema che coniuga classe enterprise, affidabilità, compliance e attenzione al budget è stata data da Tandberg Data con lo sviluppo di RDX, una piattaforma storage rimovibile su disco per il backup, l'archiviazione e il disaster recovery. Comprende unità inseribili in rack o ambienti di ufficio. A seconda delle necessità applicative possono alloggiare cartucce storage SSD, HDD e Worm facilmente sostituibili e spostabili fisicamente.

«Quella RDX - ha evidenziato Paolo Rossi, Channel Sales Manager della società in Italia - è una tecnologia giunta al suo decimo anno di vita e che continua a fornire funzionalità di backup e ripristino estremamente veloci e economicamente convenienti per l'archiviazione dati a lungo termine. In pratica, combina i benefici delle tecnologia tape e disco: la portabilità e l'affidabilità del backup basato su nastro alle velocità e semplicità dei dischi fissi e/o delle unità a stato solido».

TANDBERG DIDA 1    Paolo Rossi

Paolo Rossi

La sicurezza nella conservazione dei dati si basa su robuste caratteristiche costruttive. Fisicamente le cartucce sono a prova d'urto e possono sostenere cadute sino da un metro di altezza, sono protette da scariche elettrostatiche e hanno una vita utile per l'archiviazione oltre i 10 anni. Gli apparati della famiglia RDX QuikStor sono inseribili nella propria rete aziendale e connessi come sistema desktop esterno o come unità server interna con connettività SATA III, USB 3.0 o USB3+.

I diversi modelli della famiglia condividono scalabilità, gestione centralizzata, crittografia e deduplica. Permettono di realizzare applicazioni di backup, archiviazione, scambio dati e disaster recovery.

Si possono archiviare fino a 4 TB per cartuccia e sino a 32 TB complessivi nella soluzione top. Le cartucce HDD sono disponibili con tagli da 500 GB a 4 TB, i supporti RDX SSD con fino a 256 GB e i supporti RDX WORM per la conservazione inalterata a norma di legge in versioni da 1, 2 e 4 TB. Un accesso veloce ai dati memorizzati è assicurato tramite connessioni iSCSI Ethernet a 1 o 10 Gb.

Tutti i supporti, indipendentemente dalla capienza, sono retro-compatibili e lo saranno anche in futuro in modo da assicurare il mantenimento dell'investimento, ha evidenziato Rossi.

«Alla luce dei recenti attacchi Ransomware, da Cryptolocker a Wannacry, i nostri partner si sono trovati estremamente preparati a contenere i danni del malware proprio grazie alla rimovibilità delle cartucce RDX. Molti di loro utilizzano le soluzioni RDX QuikStor installate all'interno dei server, in ambienti fisici e virtuali mentre sono aumentati coloro che le utilizzano in associazione a soluzioni NAS», ha commentato Rossi.

Sono recenti le partnership con Qnap e Synology che permettono di proteggere i dati presenti sui NAS effettuando un disaster recovery off-line sui supporti RDX.