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a cura di Michelangelo De Cesare

La cultura contemporanea sta vivendo un momento di grande fermento e sfida. Le barriere sociali si stanno assottigliando e la tecnologia dietro i flussi che muovono i media e la comunicazione stanno vivendo una nuova età dell'oro. La banda larga, un pezzettino alla volta, si sta diffondendo anche in quei territori rimasti largamente indietro dal punto di vista delle infrastrutture (vedi il nostro Bel Paese). Questo negli ultimi anni ha portato il mercato a spingere verso nuove direzioni, cercando di espandersi e di creare nuove quote su cui investire in modo profittevole. Allo stesso tempo, sono state ricercate soluzioni che fossero incentivanti per i consumatori.

Da una di queste vie ha preso forma quello che è l'attuale mercato del Digitale, diramandosi in tutte le arterie di quell'organismo sempre più vivo che chiamiamo Cultura. Ma che cos'è il Digital? Cosa comprende e perché il mondo dell'Intrattenimento ci crede così tanto? Facciamo un po' di chiarezza.

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Trend digitale

Il Digital rappresenta in potenza il cluster di utenti a più ampio spettro per ogni segmento di prodotto: dalla musica ai videogiochi passando per film e serie tv, tutto quello che rientra sotto la voce "Intrattenimento" può essere oggi fruito totalmente in digitale; si tratta di una forma di consumo gassosa, sganciata da supporti tradizionali come dvd e Blue-Ray ma legata ai nostri ecosistemi di riferimento. In materia di videogiochi gli esempi più semplici sono il Playstation Network, Xbox Live e i rispettivi Store Digitali: i contenuti che acquistiamo da queste piattaforme restano legati all'account che ha acquistato la licenza dell'item, che sia un gioco, un DLC o altro, e non alla console dove è stato scaricato.

Tutto quello che rientra sotto la voce "Intrattenimento" può essere oggi fruito totalmente in digitale

Nell'ultimo paio d'anni, inoltre, abbiamo visto nascere anche servizi in abbonamento legati al medium videoludico, come Xbox Game Pass di Microsoft ed EA Access di Electronic Arts, a dimostrazione di quanto anche l'Industria dietro i videogiochi stia sperimentando nuove formule per la propria offerta. In Italia il grosso del fatturato nato da digitale riguarda ancora l'offerta audio/video, con oltre 700 milioni di contenuti scaricati ogni anno e circa 2,5 milioni di utenti attivi. Warner Bros. si impone come leader in questo settore, vantando più di 100 titoli fruibili in 4K.

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Warner Bros. e il Digital Day

Giusto poche settimane fa si è tenuto in quel di Milano il Digital Day di Warner Bros., un momento di condivisione della direzione presa dal mercato e a cui hanno presenziato un po' tutti i principali attori che ne prendono parte, come le piattaforme in abbonamento Infinity e Netflix ma anche Playstation e Xbox con i relativi brand. L'occasione è stata propizia per fare il punto sui trend relativi al mercato in Italia e per sottolineare quei pro che valorizzano la soluzione digital rispetto al retail.

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Il presupposto di partenza lo troviamo nello stato delle infrastrutture sul territorio: la banda larga comincia a essere una tecnologia diffusa, ma ancora non si è propagata abbastanza capillarmente come in molti altri Paesi dell'Unione; in riferimento al 2017 questa riflessione ci porta a sottolineare i risultati del consumo mobile, con una media di traffico dati attestatasi attorno ai 2,78 GB e un delta in crescita rispetto al 2016 di ben il 41,2% (!). Numeri importanti, che procedono a braccetto con il diffondersi del Digital come metodo di fruizione del proprio intrattenimento comodo ed economicamente vantaggioso: oggi il noleggio di un film in Digitale parte da 0,99€ e l'acquisto arriva a toccare un massimo di 15€, offrendo possibilità di risparmio sensibili contro i listini della vendita retail, che spesso a superano la quota di 20€ per il formato Blue-Ray. A questo va ad aggiungersi la scalabilità della qualità di acquisto dei contenuti, che partano dal formato Standard (SD) per arrivare fino all'UltraHD, mantenendo un dettaglio audio visivo pari a quello del rispettivo Blue-Ray.

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Aggiungiamoci il fatto che lo streaming è adattivo, ovvero che si allinea alla capacità della vostra rete, che non serve spazio di archiviazione (acquistata la licenza del titolo che ci interessa potremo riprodurlo in streaming a piacimento, senza necessitare di un download su disco fisso, nel caso di acquisto di un film) e che le finestre temporali di accesso ai nuovi contenuti sono marcatamente ridotte: risulta evidente il risparmio di cui può beneficiare l'utente finale, grazie a un miglioramento della fruibilità dei contenuti disegnata ad hoc per ogni fascia di consumatore. Il tutto sfruttabile da quest'anno anche all'Estero, grazie alle recenti riforme sottoscritte dall'UE che consentono l'utilizzo di servizi sottoscritti in abbonamento anche in al di fuori dei propri confini nazionali. Evviva!

Un miglioramento della fruibilità dei contenuti disegnata ad hoc per ogni fascia di consumatore

Insomma, l'era del Digitale è alle porte Warner Bros. sta contribuendo con un apporto significativo a questo momento di transizione; e se è vero che le aziende che producono e distribuiscono contenuti sono incentivate a investire nella filosofia che muove questo nuovo mercato, perché basato su processi che consentono marginalità migliori e un maggiore tasso di profittabilità, è altrettanto vero che i consumatori possono beneficiare di una qualità di servizio premium, a "km0" grazie a un paio di click e fruibile a costi leggermente inferiori.

Le prospettive per gli sviluppi futuri sono rosee, e se saranno affiancate dall'entusiasmo del pubblico consumatore potranno solo migliorare.