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a cura di Giancarlo Calzetta

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Durante l’evento Arikworks tenutosi a Las Vegas, abbiamo avuto modo di vedere cosa sta succedendo nel settore dei droni in un mercato dove la legislazione è meno restrittiva e il risultato è che si vedono delle gran belle cose.

Innanzitutto, il settore del Search & Rescue sta traendo grandissimi benefici dall’utilizzo intensivo dei droni. “I tempo di recupero dei dispersi” – ha detto un Kyle Nordfors, Air Ops Section Chief del Search and Rescue di Weber County – “si è dimezzato da quando usiamo i droni. Questo significa che salviamo molte più vite perché il tempo è una componente essenziale nelle situazioni di emergenza”.

Intorno a queste operazioni si è sviluppato un mercato molto florido di accessori e software per rendere più efficienti le squadre di soccorso. Si parte dalle “solite” termocamere per il riconoscimento facilitato di persone e animali, fino a tutta una serie di modifiche e accessori direttamente collegate al drone.

Non bisogna solo ritrovare i dispersi, bisogna anche portare poi tutti a casa

Infatti, i compiti del drone sono principalmente due in questi scenari: la ricerca vera e propria dei dispersi e il supporto delle squadre a terra. Per la prima parte, sono importanti i software che riconoscono le sagome e pianificano in maniera meticolosa i percorsi da far fare al drone. Nel secondo caso, invece, si apre un mondo molto vasto.

Le squadre a terra, infatti, hanno spesso bisogno di materiale o medicinali che non hanno con portato con loro e un verricello permette al drone di portare quello che serve in un tempo ridottissimo, senza dover rischiare un atterraggio in zone che possono essere boschive o disagiate.

Un altro tipo di supporto tipico è quello dell’illuminazione dall’alto in scenari notturni. Anche una volta identificata la posizione dei dispersi, bisogna permettere alle squadre di arrivare e operare il più velocemente possibile. Un drone che illumina la zona dall’alto permette di identificare i percorsi in maniera semplice, sicura e immediata.

Non a caso, uno dei compiti più importanti per i velivoli è quello di trovare e comunicare ai soccorritori il percorso di ritorno più veloce e sicuro. “Dopo aver identificato uno snowboarder che si era perso” – racconta Wayne Baker, Director Public Safety Integration di DJI – “le squadre si sono ritrovate fuori dai percorsi battuti delle piste, di notte e con molta neve fresca attorno. Il drone ha cercato dall’alto il percorso migliore per tornare a valle, percorribile con una lettiga e senza difficoltà elevate, e l’ha comunicato alla squadra che ha così evitato di correre i pericoli legati all’esplorazione notturna della zona”.

Molte di queste operazioni sfruttano droni modificati per le necessità delle singole squadre operative e hanno bisogno di software che possa interagire con gli altri dispositivi e tecnologie che sono già in uso. Un territorio quasi vergine per gli integratori, ma potenzialmente molto interessante considerate quante sono le squadre di questo tipo sul territorio nazionale.

L’amichevole drone poliziotto di quartiere

Un altro scenario che si sta diffondendo e che risulta davvero interessante è quello dell’utilizzo dei droni come prima risposta alle chiamate ai numeri di emergenza. Uno dei maggiori problemi che devono affrontare le forze dell’ordine è che arrivando dopo svariati minuti da quando l’incidente è iniziato, hanno un quadro poco chiaro di cosa sta accadendo e poco tempo per farsi un’idea.

La cittadina di Chula Vista, in California, ha iniziato a usare con grande profitto i droni come prime unità da inviare sul posto delle chiamate. “I tempi di reazione delle forze dell’ordine diventano drasticamente più rapidi” – ci dice ancora Wayne Baker – “con l’unità che entro un paio di minuti è sul posto, in confronto a una media di 12 minuti per le unità a terra. Questo permette di creare subito un quadro molto chiaro di cosa sta avvenendo e di intercettare i criminali prima che si diano alla fuga, fornendo supporto aereo alle unità di terra quando arriveranno.” Dai video che abbiamo visto, si intuisce perfettamente che un criminale non si accorge neanche di essere seguito da un drone e tutte le sue manovre vengono registrate e analizzate dalla squadra che gestisce il velivolo, per poi comunicare posizione ed eventuali cautele a chi opera sul posto.

Torniamo al settore dei rilievi, ma con un interessante twist

Sempre per restare nell’ambito della sicurezza pubblica, un’altra applicazione che ci è piaciuta molto è quella dei rilievi stradali in caso di incidente. L’idea è quella di creare una riproduzione di tutta la scena tramite fotogrammetria e archiviarla insieme ai principali rilievi effettuati in maniera classica. “In questo modo” – dice Brandon Karr, Chief Pilot e Agente di Polizia del distretto di Pearland – “tagliamo a un quarto i tempi dei rilievi e abbiamo riscontri molto più accurati, senza contare che in questo modo abbiamo sempre la possibilità di vedere come si presentava l’area anche dopo che siamo andati via ed è stata ripulita per consentire alla circolazione di riprendere normalmente”.

I benefici sono ovvi e molto importanti perché aumenta l’accuratezza delle indagini, riduce drasticamente il tempo impiegato nel raccogliere i dati e li si può archiviare per anni rendendoli facilmente disponibili anche in caso di connesse vicende giudiziarie che dovessero trascinarsi a lungo.

Ovviamente, questo aumenta drasticamente anche tutta l’efficienza del dipartimento di Polizia che può tenere impegnati i propri agenti in compiti a basso valore aggiunto per lo stretto indispensabile, utilizzando il tempo risparmiato per compiti più importanti.

Droni che scherzano col fuoco

Con il fuoco non si scherza, soprattutto se sei un pompiere e ti trovi a dover fronteggiare incendi importanti che minacciano vite umane. Anche in questo caso l’utilizzo dei droni è molto importante, soprattutto da un punto di vista di consapevolezza della situazione.

Quando le squadre arrivano sul posto, infatti, capita di trovarsi davanti a un incendio sparso su di un’area di ampie dimensioni e prima di agire, bisogna decidere delle priorità. Una visuale dall’alto aiuta il capo delle operazioni a capire fin dove si estende il fuoco e se questo minaccia vite umane fuori dalla portata della sua vista. Inoltre, permette di evitare che il fuoco circondi soccorritori o fuggiaschi mettendoli in grande pericolo.

Oltre a queste operazioni mirate a creare una miglior comprensione dello scenario da affrontare, non mancano poi le applicazioni più pratiche a supporto delle squadre come il trasporto di strumentazione o il tracciamento di percorsi in maniera analoga a quanto già visto.

In definitiva, i droni trovano una quantità incredibile di applicazioni in settori che possono migliorare la qualità di vita di intere città o addirittura salvare vite in pericolo, il tutto migliorando l’efficienza e l’efficacia di strutture già operative che non vedono l’ora di trovare un modo per fare di più spendendo meno denaro.