Enterprise Mobility: croce e delizia per il mondo aziendale

L'utilizzo di tecnologie mobili in ambito business è crescente e porta soddisfazioni ai clienti, ma va affrontato in maniera strutturata. Una nuova sfida per i CIO evidenziata da un'indagine promossa da Ca Technologies

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a cura di Loris Frezzato

Miglioramento della produttività, flessibilità nel lavoro e crescente apprezzamento da parte dei clienti. Sono questi alcuni dei lati positivi dell'utilizzo delle tecnologie mobili all'interno delle aziende, benefici che arrivano a coinvolgere il mondo esterno all'azienda stessa, aumentando il grado di soddisfazione dei clienti e la loro fidelizzazione.

Questi alcuni degli aspetti evidenziati da una ricerca che Ca Technologies ha affidato a Vanson Bourne, la quale ha intervistato 1.300 responsabili IT di 21 Paesi, Italia compresa, per valutare quale sia la percezione da parte dei CIO riguardo l'Enterprise Mobility.

"La vendita di smartphone ha ormai superato i cellulari standard - ha commentato Luca Rossetti, business technology architect di Ca Technologies Italia -: nel giro di pochi anni sono profondamente cambiati gli usi e oggi, con i 'weareable device', si arriva a monitorare e gestire di tutto, dai dati biometrici, alla raccolta di news, la geolocalizzazione, gli acquisti, il multimedia, ecc. Una complessità crescente che deve essere supportata da un'infrastruttura tecnologica che consenta tutto ciò, che in azienda deve essere gestita da un CIO che assicuri la qualitá dei servizi offerti".

Con l'Enterprise Mobility, i CIO si trovano, quindi, a dovere gestire ambienti complessi e nuovi strumenti, quali le app e i contenuti che attraverso di esse transitano in azienda, affrontando nuove sfide che devono essere trasformate in opportunitá.  

Italiani fiduciosi, ma in ritardo

"Alle 75 aziende italiane, facenti parte del panel dell'inchiesta, è stato chiesto se la mobility fa parte della strategia aziendale, se ci sono delle prioritá o se sono previste aree di investimento e, di conseguenza, come viene gestita la sicurezza - riprende Rossetti -. Il 45% di queste ha dichiarato di avere una strategia centralizzata di Enterprise Mobility, in linea con il resto d'Europa, anche se, rispetto agli altri, in ritardo con i tempi. In ogni modo, la maggioranza delle aziende sentite risulta consapevole che potrebbe fare di più con la mobility, pure sottolineando difficoltá a capire come partire ad affrontare il tema in maniera organica, per esempio come frazionare il budget tra le varie aree aziendali in modo da includerle in un unico programma di Enterprise Mobility".

Luca Rossetti - business technology architect di Ca Technologies Italia

In un progetto di mobility aziendale, l'importanza maggiore (il 76%, oltre la media europea) viene data alle app, sia quelle rivolte verso l'esterno, sia quelle a uso dei dipendenti, mentre tra le motivazioni che possono spingere verso un'approccio di mobility, spicca la convinzione di un aumento della domanda da parte dei loro clienti attraverso i device mobili (33% degli intervistati), pur senza trascurare l'importanza che tali progetti vengano affrontati in sicurezza e con attenzione alle modalitá con cui i dipendenti accedono alle app aziendali (citato dal 40% dei CIO).

Buone prospettive che portano a stimare che la percentuale media di spesa IT destinata ai progetti di Enterprise Mobility crescerá del 50% nel giro di 3 anni, mentre fuori dal compartimento IT si prevede che il 33% del budget sará destinato alla mobility. 

Tra le aziende che già hanno adottato politiche di mobility, i benefici maggiori sono stati percepiti nella produttività dei dipendenti ma anche nella recettività dei propri clienti, portati, ben oltre la media europea, a utilizzare i nuovi servizi proposti. 

"Dai dati della ricerca emerge, quindi, l'importanza di avere una strategia chiara, di identificare le competenze e attivare la collaborazione, oltre a tenere in primo piano la sicurezza nella gestione dei contenuti, ma anche la necessitá di formare e organizzare personale esperto in sviluppo di tecnologia mobile – conclude Rossetti -".

"Dietro ognuno di questi passi, necessari per l'implementazione di una strategia di Enterprise Mobility, Ca è presente con la propria offerta nel supporto alle aziende, in ognuna delle macroaree da tenere sotto controllo: dalla gestione mirata dei device, come bloccare device smarriti o escluderne alcuni; lo sviluppo e distribuzione delle app, definendo giá all'origine la loro natura, integrando da subito elementi di sicurezza, magari che siano eseguibili solo in ambito aziendale o, nel caso di enterprise store, con applicazioni aziendali consentite, che si possano gestire internamente e, infine, la gestione dei contenuti. Con la sicurezza e l'identity & access management come elementi trasversali a tutte queste diverse fasi".