Mentre l'intero mondo del lavoro sembra in preda al panico per l'avvento dell'intelligenza artificiale, con timori che attraversano ogni settore dall'ingegneria informatica alla consulenza, alcuni leader aziendali iniziano a offrire una prospettiva diversa e più pragmatica. La realtà dell'impatto dell'IA sul mercato del lavoro potrebbe essere molto più sfumata di quanto i titoli allarmistici lascino intendere. Secondo alcuni esperti del settore, esistono ambiti professionali che rimangono fondamentalmente immuni alla rivoluzione digitale, settori dove la presenza umana resta insostituibile.
Marvin Ellison, amministratore delegato della catena di negozi per il fai-da-te Lowe's, ha recentemente offerto una visione sorprendentemente ottimista durante il CEO Workforce Forum del Business Roundtable. La sua analisi parte da una constatazione elementare ma efficace: "L'IA non può riparare il tetto di casa tua", ha affermato con pragmatismo. Questa osservazione si estende naturalmente ad altre necessità quotidiane che richiedono intervento fisico diretto, dalle riparazioni elettriche alle perdite del boiler.
L'approccio di Ellison si rivela particolarmente prezioso per la Generazione Z, che si trova ad affrontare un mercato del lavoro sempre più competitivo e rallentato nelle assunzioni di neolaureati. La sua raccomandazione ai giovani che aspirano a ruoli corporativi è tanto diretta quanto controintuitiva: "Rimanete il più vicino possibile alla cassa", suggerisce, "rimanete vicini ai clienti perché avrete sempre opportunità di crescita professionale".
La rinascita dei mestieri specializzati
I dati del mercato del lavoro americano confermano questa tendenza con numeri che parlano chiaro. Il Bureau of Labor Statistics prevede una crescita della domanda per idraulici del 6%, per addetti alle coperture del 6%, e per elettricisti dell'11% nel prossimo decennio. Tutti questi tassi superano significativamente la media nazionale di crescita occupazionale. Secondo la LinkedIn's 2025 Grad Guide, settori come costruzioni, utilities, petrolio, gas e minerario rappresentano le industrie in più rapida espansione per i neolaureati.
La situazione è particolarmente critica per quanto riguarda gli elettricisti, come ha evidenziato Larry Fink, CEO di BlackRock. Durante una conferenza energetica CERAWeek a Houston, Fink ha lanciato un vero e proprio allarme: "Ho persino detto ai membri del team Trump che rimarremo senza elettricisti, che dobbiamo costruire data center per l'IA. Semplicemente non ne abbiamo abbastanza". La sua preoccupazione deriva dalla crescente domanda di infrastrutture tecnologiche che, paradossalmente, richiede competenze manuali tradizionali per essere realizzata.
Un rapporto McKinsey aggiunge ulteriore urgenza al quadro, rivelando che l'invecchiamento della forza lavoro specializzata potrebbe creare un gap ancora più drammatico. L'analisi suggerisce che le assunzioni per ruoli specializzati critici potrebbero essere oltre 20 volte superiori all'aumento annuale previsto di nuovi posti di lavoro tra il 2022 e il 2032. Questo scenario demografico trasforma quella che potrebbe sembrare una semplice opportunità di carriera in una necessità nazionale.
Il dibattito tra i leader tecnologici
Nel frattempo, il mondo della tecnologia rimane diviso sull'impatto reale dell'intelligenza artificiale sull'occupazione. Dario Amodei, CEO di Anthropic, ha lanciato previsioni allarmanti, avvertendo che la tecnologia potrebbe eliminare metà di tutti i lavori entry-level per colletti bianchi. Amazon ha già annunciato tagli significativi alla propria forza lavoro aziendale, attribuendo la decisione proprio all'implementazione di tecnologie IA.
Tuttavia, Brad Lightcap, chief operating officer di OpenAI, mantiene una posizione più ottimista. "Guardiamo al problema e all'opportunità di implementare l'IA in ogni azienda e non abbiamo ancora visto evidenze che le persone stiano sostituendo massicciamente i lavori entry-level", ha dichiarato durante il podcast Hard Fork. Questa divergenza di opinioni tra i leader del settore tecnologico riflette l'incertezza che caratterizza questo momento di transizione.
La strategia suggerita da Ellison di rimanere "vicini alla cassa" può sembrare poco intuitiva in un'era dominata dalla tecnologia, incluso il self-checkout. Tuttavia, la sua filosofia si basa sulla convinzione che padroneggiare le competenze che l'IA non possiede rappresenti una mossa strategica vincente. Questa visione trova conferma nella crescente domanda di lavoratori specializzati, settore che sembra destinato a prosperare proprio mentre altre professioni affrontano l'incertezza dell'automazione.