Flessibilità e Mobile Working meglio dell'auto aziendale

Lavoro flessibile e ottimi dispositivi mobili al top nei benefit, ma le aziende faticano a renderli una realtà, afferma lo studio 'mobile multiplier' di BT

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a cura di Giuseppe Saccardi

Secondo una recente ricerca condotta da BT, guidata in Italia Corrado Sciolla, da due terzi degli impiegati britannici affermano che il mobile working è più importante dell'auto aziendale, ed oggi la metà di loro porta nella propria borsa tutto ciò di cui ha bisogno per svolgere il proprio lavoro.

Tuttavia, nonostante i dipendenti siano desiderosi di disporre di nuovi e flessibili modi di lavorare, le organizzazioni sono ancora alle prese con tecnologia e limitazioni di budget per poterli accontentare.

La ricerca indipendente 'The mobile multiplier', nella quale sono stati intervistati 1.500 impiegati di grandi organizzazioni in Europa, apre in sostanza una nuova era, dove il mobile working non è più un valore aggiunto, ma un requisito di base.

BT  Corrado Sciolla

Corrado Sciolla

I risultati mostrano che i lavoratori sono pronti a lasciare l'ufficio 'statico': gli impiegati di oggi pongono il lavoro flessibile in cima alla lista dei benefit, con addirittura il 76 per cento che lo mette in una delle prime tre posizioni.

Tuttavia, comunicare in modo efficace con i colleghi sembra essere ancora un problema. I dipendenti hanno riferito che spesso perdono tempo cercando di entrare in contatto con le persone quando lavorano da remoto, fatto che ritarda le decisioni (secondo il 54 per cento), e hanno difficoltà ad accedere a documenti e file (43 per cento).

Emerge pertanto la necessità di strumenti tecnologici migliori, con i due terzi degli impiegati che sostengono che una migliore comunicazione aiuterebbe davvero la loro organizzazione ad avere successo.

In particolare, i lavoratori vorrebbero poter utilizzare con i loro smartphone nuove funzionalità, tra cui la condivisione dello schermo (69 per cento), instant messaging (62 per cento) e la videoconferenza (48 per cento).

"Le aziende si dicono disposte ad assecondare la richiesta dei dipendenti verso un modo più flessibile di lavorare, ma la realtà è ancora lontana dall'ambizione. Spesso la tecnologia installata non è in linea con le aspettative e ciò causa ritardi e frustrazione. E' importante per le aziende rendere il proprio business a prova di futuro, investendo nella mobile collaboration per supportare un modello di lavoro flessibile. Migliore è l'experience che i dipendenti hanno del lavoro in mobilità, maggiori saranno i benefici per le loro organizzazioni", afferma Andrew Small, Vice President Unified Communications, Mobile e Contact Center Portfolio di BT.

La ricerca ha anche rivelato che i budget sono una grande preoccupazione. A carico delle aziende è circa il 75 per cento dei costi dei device mobili di lavoro dei loro dipendenti, i quali sono consapevoli delle restrizioni che questo impone nel loro uso.

Ad esempio, un quinto degli impiegati afferma di esaurire spesso i dati mobili, mentre il 37 per cento dice di non usare molto i propri device mobili all'estero, a causa delle tariffe di roaming.

Per affrontare questi problemi, BT annuncerà il lancio di BT One Mobile Anywhere e BT One Cloud Mobile, che supportano la collaborazione e la riduzione dei costi all'interno di un modello di mobile working.

BT One Mobile Anywhere è un servizio che aiuta a gestire i costi del roaming dati internazionale generati dai dipendenti, offrendo alle aziende una tariffa singola, a prezzo fisso per il roaming dati globale, da mettere a disposizione di tutti i dipendenti che viaggiano.

La capability, ha evidenziato BT, ha l'obiettivo di aiutare le organizzazioni a supportare senza problemi il lavoro flessibile rispettando i budget.