Gestire le identità digitali per incrementare il business

Da una ricerca commissionata da Ca Technologies alla società di ricerca Quocirca emerge il ruolo chiave che la gestione delle identità digitali sta assumendo in ambito aziendale, non solo dal punto di vista della sicurezza ma anche per il valore che porta al business

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a cura di Loris Frezzato

Nell'Era in cui pressoché ogni utente di Internet possiede un profilo su Facebook o cinguetta su Twitter è sempre più difficile per le aziende fare a meno di sfruttare i social network per  incrementare il business. Difatti molte organizzazioni stanno affiancando strumenti di comunicazione social a quelli più tradizionali per interagire con i clienti, come testimonia, ad esempio, uno studio di Virgin Media, secondo il quale due terzi delle banche britanniche utilizza Twitter per offrire risposte più rapide ai clienti. 

Tuttavia l'utilizzo dei social media da parte delle aziende comporta anche la necessità di gestire l'autenticazione e l'identità digitale degli utenti, soprattutto quando si tratta di consentire a questi l'accesso ad applicazioni aziendali interne. In questi casi le aziende possono ricorrere alle tecnologie di Identity Access Management (IAM) che consentono di controllare e gestire in sicurezza l'accesso da parte di impiegati, clienti o partner commerciali alle informazioni aziendali, così da poter realizzare un canale di interazione aperto ma sicuro.

Inoltre, non solo l'apertura verso i social media, ma anche altre tecnologie stanno concorrendo alla necessità di gestire le identità digitali degli utenti, tra cui i servizi basati su cloud, ma anche le transazioni che si svolgono prevalentemente on-line in alcuni settori. Per dimostrare l'importanza crescente che queste tecnologie hanno per le aziende la società Quocirca ha condotto per conto di Ca Technologies una ricerca dal titolo 'Digital Identities and the Open Business' che ha coinvolto 337 manager informatici a livello europeo di società medio-grandi. 

Dai risultati pubblicati è emerso che la gestione delle identità digitali è un aspetto che le aziende devono tenere in considerazione non solo per questioni di sicurezza ma anche per sviluppare il business. Con una strategia IAM evoluta le aziende possono creare nuove fonti di ricavi on-line e migliorare la customer satisfaction, ma anche stimolare i processi di innovazione e crescita del business. Più in dettaglio secondo lo studio di Ca Technologies sono tre le motivazioni principali che rendono le tecnologie di autenticazione delle identità digitali rilevanti per il successo del business.

La prima è che una piattaforma IAM consente a tutte le tipologie di utenti, aziendali e non, di accedere alle risorse che necessitano senza il rischio di mettere in pericolo la sicurezza delle informazioni. D'altronde dalla ricerca è emerso che il 36% delle imprese consultate in Italia ha già aperto le proprie applicazioni a 'utenti di aziende clienti', a 'consumer' o a entrambi. Il secondo motivo è la crescita dei servizi cloud e, difatti, il 72% dei manager intervistati si dice 'molto' o 'abbastanza d'accordo' nel considerare lo IAM uno strumento importante per garantire l'accesso ad applicazioni SaaS e cloud. Infine, come già accennato, l'apertura delle aziende verso i social network rappresenta il terzo motivo, poiché, ad esempio, molti servizi online offerti ai clienti prevedono la possibilità di autenticarsi siti social.

In definitiva dalla ricerca di Quocirca emerge che le identità digitali rappresentano offrono alle aziende la possibilità di comprendere chi sono i loro utenti, controllare le interazioni con il mondo esterno e sfruttare al massimo le potenzialità dello staff e delle risorse organizzative.