Grande crescita e nessun dominatore per il mercato dei chatbot

Un rapporto realizzato da Omdia traccia i contorni del mercato legato ai chatbot e agli assistenti digitali virtuali.

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a cura di Dario Orlandi

Omdia
ha pubblicato l’annuale rapporto sul mercato dei chatbot, denominato Chatbots & Virtual Digital Assistants 2022: Market Trajectory, Forecasts.

Al suo interno si trova un’analisi molto approfondita della situazione e delle prospettive di questo settore, che si conferma anche quest’anno in grande crescita: secondo Ombia, il giro d’affari dovrebbe addirittura triplicare nell’intervallo di tempo che andrà dal 2020 al 2026, per attestarsi sugli 8 miliardi di dollari.

Un’altra caratteristica peculiare del settore è l’assenza di un monopolio o di un oligopolio: secondo Omdia, infatti, il settore dovrebbe essere in grado di ospitare un numero "robusto" di fornitori invece di essere dominato da una manciata di provider.

Un mercato ampio e in parte ancora inesplorato

Le motivazioni che spingono a questa analisi sono diverse: innanzi tutto, la variabilità nella domanda del mercato richiede una varietà di implementazioni, da strumenti fai-da-te per sviluppatori e strumenti SaaS che non richiedono sviluppo di codice, fino a soluzioni end-to-end personalizzate.

Gli sviluppi tecnologici, come motori di riconoscimento del linguaggio naturale a prezzi accessibili e la creazione di modelli linguistici open source di grandi dimensioni potrebbero movimentare il mercato; infine, le dimensioni e la complessità del mercato dei clienti lasciano spazio per molti player.

Mark Beccue, Principal Analyst AI & NLP di Omdia, ha commentato: "Il mercato non è affatto saturo, lasciando la porta aperta a una varietà di fornitori per avere successo e prosperare”.

Il settore del customer care rimane la destinazione principale per queste soluzioni, ma le aziende li stanno incorporando sempre più spesso anche nei loro processi interni, per automatizzare e semplificare alcuni flussi di lavoro.

Per questo motivo, il mercato si sta spostando progressivamente verso le soluzioni end-to-end, creando opportunità per i fornitori di servizi di business process e per i system integrator.