Flessibilità, autonomia e formazione per combattere le Grandi Dimissioni

Aurora Simonetti di Red Hat Italia condivide la sua riflessione sul modo in cui le imprese possono rispondere alle esigenze dei dipendenti.

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a cura di Marina Londei

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Il passaggio al lavoro remoto in seguito ai diversi lockdown da pandemia ha cambiato le abitudini dei lavoratori e il loro stile di vita. Le persone hanno compreso l'importanza di bilanciare al meglio la vita privata con quella lavorativa e ora cercano impieghi che garantiscano maggiore flessibilità e permettano di avere più tempo per se stessi.

Aurora Simonetti, HR Business Partner di Red Hat Italia, ha condiviso una sua riflessione su come rispondere alle nuove esigenze dei lavoratori, soffermandosi sul fenomeno delle Grandi Dimissioni che ha coinvolto anche l'Italia: secondo i dati del Ministero del Lavoro, sono state 1.6 milioni le dimissioni registrate nei primi 9 mesi del 2022.

È il settore IT quello più in fermento: la digitalizzazione delle imprese, ancora in atto, ha moltiplicato la richiesta di profili tecnici, aprendo più possibilità per i lavoratori. Le persone si sono trovate ad avere in mano tante alternative, potendosi così permettere di scegliere le opportunità che più li soddisfano.

Le aziende si sono ritrovate quindi a dover far fronte non solo alla carenza di talenti, ma anche a un alto tasso di turnover nel momento in cui non sono riuscite a trattenere i dipendenti in azienda.

Ascoltare i dipendenti per combattere le Grandi Dimissioni

Come spiega Simonetti, per favorire la retention le imprese devono soddisfare le aspettative dei lavoratori, che riguardano per lo più la flessibilità di orari e luoghi di lavoro e la mobilità interna.

I dipendenti vogliono avere più libertà nel decidere quando e dove lavorare, senza essere obbligati a tornare in ufficio in giorni prestabiliti, soprattutto se sono consapevoli di portare gli stessi o migliori risultati alle aziende.

I lavoratori cercano inoltre più mobilità interna e occasioni di crescita: le imprese devono investire su programmi di formazione sia per i giovani, per fargli fare esperienze pratiche, che per tutti i dipendenti che vogliano migliorare le proprie skill o coltivarne di nuove.

Un altro fattore importante per ridurre il fenomeno delle Grandi Dimissioni è la responsabilizzazione dei dipendenti, che chiedono più autonomia decisionale durante i progetti.

Infine, anche la sostenibilità e l'impatto sociale di un'azienda giocano un ruolo fondamentale quando si valuta una nuova posizione lavorativa: i talenti, soprattutto i più giovani, danno grande importanza alle iniziative di sostenibilità e volontariato attive nelle imprese.

In un mercato instabile, nel quale le esigenze dei talenti si evolvono senza sosta, le imprese devono investire sul capitale umano per seguire la rivoluzione digitale e rimanere competitive.