Groupon: troppo poche aziende si promuovono sul Web

L'istituto Doxa ha condotto un'indagine rivelando che le piccole e medie imprese italiane che usano Internet per sviluppare il proprio business sono il 56%.

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a cura di Gaetano Di Blasio

L'Istituto Doxa ha realizzato uno studio commissionatogli da Groupon, per individuare l’attuale impatto di Internet sulle strategie di marketing usate per promuovere la propria attività commerciale tra le piccole e medie imprese (Pmi) italiane nei settori ristorazione, benessere/estetica e Viaggi.

Sono state coinvolte circa 900 Pmi, ma il campione è un po' particolare, perché costituito per il 50% da imprese che hanno collaborato con Groupon, mentre l'altra metà non è mai stata cliente/partner del noto sito per acquisti con coupon.

Appare pertanto un ossimoro che il 100% dei clienti di Groupon abbia utilizzato il Web come elemento di promozione del proprio business: basta appunto considerare l'uso di Groupon stessa. In un certo senso, comunque, l'indagine prende questa categoria di imprese (quelle che più precisamente hanno utilizzato Groupon almeno una volta negli ultimi 12 mesi), quale riferimento dell'investimento in "marketing digitale" ed evidenzia le differenze tra tali "campioni" con il resto delle Pmi italiane.

Il campione dei clienti Groupon mostra di credere maggiormente nel Web

Lo scenario che ne risulta è sconfortante, ma è ancora peggiore se si considera che nel 50% dei clienti Groupon può esserci anche chi non è andato oltre il rapporto con Groupon stessa.

Le principali differenze che l'Istituto Doxa evidenzia sono:

  • Struttura dell’azienda: il 56% delle Pmi è per lo più di piccole dimensioni (da 1 a 3 dipendenti), il 63% delle Pmi Partner Groupon, invece, ha medie dimensioni (da 4 a 50 dipendenti) .
  • Coinvolgimento in rete e grado di digitalizzazione: solo il 63% delle  Pmi ha un sito web (89% Travel, 58% Ristorazione, 41% Beauty), contro il 100% delle Pmi Partner di Groupon che ha un sito web.
  • La percezione delle attività di marketing online : il 55% delle Pmi ha un giudizio negativo dei digital tool (“Non siano affatto importanti per la strategia del mio business”). Mentre il 92% delle Pmi Partner di Groupon, ha un giudizio positivo (“Gli strumenti digitali sono la forma di pubblicità più efficace sul mercato”).
  • Il ruolo delle attività di marketing online: le Pmi hanno un’ottica focalizzata sul consumatore (“Le attività promozionali servono ai clienti per scegliere l’acquisto più economico”) al contrario delle Pmi Partner di Groupon che sono più concentrate sul business (“Gli strumenti digital garantiscano un ROI quantificabile e una soluzione per far fronte alla crisi”).
  • I vantaggi per le imprese nell’utilizzo degli strumenti online: con un approccio poco consapevole, l’85% delle Pmi crede che il vantaggio degli strumenti online sia una questione di immagine. Per le Pmi Partner di Groupon, più strategiche, è invece una questione di business (89% crede che gli strumenti online permettano di ottenere nuovi clienti; l’83% che accrescano la brand awareness, il 76% che consentano di offrire nuovi prodotti e servizi, il 73% che contribuiscano a diventare più competitivi sul mercato).

In effetti, le Pmi partner di Groupon mostrano complessivamente una maggiore propensione al marketing digitale inteso come strumento di business. Infatti, le Pmi nel loro complesso che hanno usato almeno una volta l’online, sono soltanto il 56%, e utilizzano soprattutto Facebook (47%), che è un’attività sostanzialmente gratuita.

Il 18% utilizza invece solo pubblicità tradizionale (per lo più volantini); il 44% utilizza invece un mix di online e offline e il 26% non pianifica affatto ( 1 azienda su 4 non adotta nessun tipo di strategia pubblicitaria).

La totalità delle Pmi Partner di Groupon invece, utilizza strumenti di marketing online, con un 70% che usa anche mezzi tradizionali offline, sviluppando quindi una comunicazione integrata a 360 gradi. Peraltro, il 40% di queste afferma che Groupon sia molto più di un marketing tool e che sia la più efficace forma di pubblicità rispetto a tutti gli altri strumenti di marketing.L’88% delle Pmi conosce le attività digital, ma 1 su 4 è totalmente rejecter, una sorta di rifiuto mentale nell’accettare il ruolo  degli strumenti online e quindi di farne uso. Questo perché, come riportato da Groupon, si denota una mancanza di informazione e scarsa conoscenza degli strumenti digital (98% delle Pmi preferisce avere un rapporto personale con la clientela; il 75% crede che non sia importante per il proprio business, 48% ritiene invece che aiuti solo le grandi aziende).

Ci sono ancora molti passi da compiere per la digitalizzazione delle imprese italiane, le quali evidentemente tengono poco conto che oggi sono circa 14 milioni, su 30 milioni di consumatori, gli italiani che acquistano in rete.