HDD vs SSD: la partita non è ancora chiusa

Toshiba ha pubblicato un’analisi in cui individua le principali tendenze evidenziate nel corso dell’ultimo anno, che influenzeranno anche il 2023.

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a cura di Dario Orlandi

La quantità di dati generati e archiviati è cresciuta esponenzialmente negli ultimi 10 anni.

Nonostante le previsioni degli analisti che prevedevano la completa sostituzione degli hard disk con le unità allo stato solido entro il 2020, le unità a piatti magnetici rimangono un'opzione interessante in molti scenari grazie alla loro elevata capacità e basso costo per unità di memoria.

Toshiba Electronics Europe ha pubblicato un’analisi in cui tratteggia le principali tendenze che stanno influenzando il settore dello storage a livello globale.

Gli HDD sono ormai stati sostituiti da SSD nei Pc, in particolare con il formato M.2 Nvme. Le unità SSD sono però ancora quattro volte più costose per unità di capacità rispetto agli hard disk tradizionali, per cui i PC meno costosi o con requisiti di storage elevati continuano ad utilizzare HDD o una combinazione delle due tecnologie.

Lo spazio nel cloud

Lo storage online è un fenomeno in crescita da diversi anni, con una varietà sempre più ampia di piattaforme basate sul cloud utilizzate per attività come streaming di contenuti di intrattenimento, e-commerce, gaming e social media.

L’avvento smart working sta aumentando la necessità di raccogliere dati in grandi data center, che utilizzano principalmente gli HDD come supporto di memorizzazione.

Anche se gli HDD sono più lenti rispetto alle unità SSD, l'interconnessione di un elevato numero di dischi consente di raggiungere velocità relativamente elevate.

Oggi si possono trovare configurazioni con 60 o più dischi in una singola unità, che consentono di gestire quantità di dati notevolmente superiori. La sfida rimane quella di scalare la velocità di elaborazione complessiva.

Gli HDD hanno un ruolo importante per rendere le operazioni dei data center più sostenibili e affidabili.

Toshiba ha condotto test su soluzioni JBOD ad alta densità per convalidare le caratteristiche ecologiche e dimostrare che i data center possono implementare una tecnologia HDD capace di soddisfare le esigenze di maggiori risorse di archiviazione, pur mantenendo i livelli di efficienza energetica previsti dalle ambiziose roadmap del settore.

Inoltre, l'integrazione di sistemi di rilevamento della temperatura negli HDD aziendali consente di controllare meglio le condizioni e aumentarne la durata.

Per l'archiviazione dei dati di videosorveglianza, sono necessarie soluzioni HDD di nuova generazione per gestire i flussi video ad alta risoluzione e funzionare affidabilmente 24/7.

Le priorità dei clienti in questo settore sono l'acquisto di soluzioni efficienti e affidabili con TCO (Total Cost of Ownership) minimo.