HP: le stampanti in azienda devono essere innovative

Una fotografia del primo anno alla guida del reparto

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a cura di Antonino Caffo

Si sa, il tessuto economico italiano è formato in larga parte da piccole e medie imprese. Spesso, chi fornisce un servizio, hardware o software che sia, deve rispondere a esigenze quotidiane, che non sempre sono le stesse dei grandi gruppi internazionali, con una "potenza" economica differente.

HP segue con interesse l'evolversi dell'imprenditoria nostrana, sotto il profilo delle esigenze del business. In modo particolare, il reparto printing è quello che più di altri ha modulato la propria offerta, anche per allinearsi al trend della trasformazione digitale.

Ne abbiamo parlato con Giampiero Savorelli, Print Business Group Director di HP Italy. Proprio Savorelli è l'uomo giusto per ripercorrere la storia recente di HP, avendo lavorato in vari reparti del marchio.

«Arrivando dal segmento PC e prima ancora da quello dei server, il mondo del printing è sicuramente interessante e molto sfidante. Al suo interno vedo delle opportunità, soprattutto quando si tratta di innovare un campo che, ancora molti, considerano figlio di un vecchio modo di intendere la tecnologia».

Il riferimento è alla stampante in sé, che identifica la produzione di carta, quasi come antitesi alla dematerializzazione in atto. E invece no, una stampante è molto di più, una macchina a cui accedere anche da remoto per fare scansioni, condividere file e molto altro.

«Non a caso manteniamo una quota di mercato rilevante, quasi del 50%, indice di come siamo stati capaci di rinnovarci nel tempo.  Se penso alle priorità, vedo un'integrazione importante della stampante sia nel mondo home che office. Stiamo cercando di muovere le persone verso un nuovo concetto di printing, puntando sui benefici del wireless, del mobile,  all'affermazione del cloud. La stampante è ancora un oggetto rilevante, in modo particolare nel settore delle PMI, dove sono arrivate le nuove OfficeJet Pro».

Si tratta di dispositivi dotati di varie funzionalità next-gen, come Smart Tasks, la prima soluzione mobile che automatizza le attività di scansione e consente di ridurre i passaggi delle attività ripetitive. Ad esempio avviare con un solo tocco la stampa fronte/retro e scannerizzare sul cloud, e-mail e altro ancora. Qualsiasi attività di stampa, scansione e copia può essere eseguita facilmente dal telefono, via app, anche e soprattutto da remoto, per dar seguito al consolidato mobile working.

Un occhio di riguardo va alla sicurezza. Ad esempio, quando si è in ufficio, una volta lanciata la stampa da computer, basta recarsi presso la macchina, appoggiare il badge e ritirare la copia, per evitare che un documento magari sensibile finisca sotto lo sguardo di occhi indiscreti.

E poi la sostenibilità, con la serie 9000 che è realizzata a partire da stampanti e altri componenti elettronici riciclati (per oltre il 10% del peso delle materie plastiche). E non solo: il 100% dei toner HP e l’80% delle cartucce di inchiostro HP utilizzano materiali riciclati.

«HP ha progettato le nuove OfficeJet Pro appositamente per le piccole aziende, che si trovano costantemente sotto pressione per aumentare la produttività. Se si considera quanto sono controllate e ponderate le loro finanze, l'attività deve procedere spedita, senza intoppi».

«Più della metà dei proprietari di PMI concorda sul fatto che la propria azienda non potrebbe operare senza una stampante: di conseguenza, abbiamo migliorato questa tecnologia perché sia in grado di assicurare un risparmio di tempo e funzionalità smart, così che possano solo concentrarsi sulla crescita del proprio lavoro».