La digital transformation è il futuro e servono soluzioni di connettività avanzata

L’evento Huawei Connect 2022 ha permesso all’azienda di fornire la sua visione della transizione digitale e di mostrare in anteprima molte soluzioni tecnologiche d’avanguardia.

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a cura di Dario Orlandi

Si è tenuta a Parigi l’unica tappa europea del Huawei Connect 2022, che ha seguito le due sessioni di Bangkok e Dubai e preceduto quella di Shenzen, che chiuderà a novembre l’evento itinerante. Durante i due giorni di incontri e sessioni di approfondimento, l’azienda ha potuto delineare la sua visione del processo di digital transformation a tutti i livelli, dall’impatto sulle aziende alle infrastrutture di comunicazione, e ha offerto una panoramica ampia sui prodotti e le soluzioni più innovative realizzate per il mercato o per rispondere a esigenze specifiche.

La due giorni si è aperta con un keynote di Ken Hu, Rotating Chairman di Huawei, che ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel favorire la transizione digitale anche in Europa. Secondo Hu, per superare le barriere più comuni è necessario potenziare le infrastrutture, offrire supporto alle aziende e creare ecosistemi digitali locali.

Il suo keynote introduttivo ha sottolineato come l’Europa si trovi sulla soglia di una rivoluzione: una domanda crescente di servizi e strumenti digitali si sta incontrando con una tecnologia in rapida evoluzione, con strumenti come il 5G (o addirittura le sperimentazioni 5.5G e 6G, in cui Huawei è tra i pionieri), l’intelligenza artificiale e le strategie cloud first che sono ormai implementate dalla grande maggioranza delle organizzazioni.

Anche le applicazioni stanno maturando e sono sul punto di diventare accessibili su larga scala, quando non lo sono già oggi, in una grande varietà di ambienti: dalla logistica all’energia, dal controllo remoto ai trasporti, dalla sanità al manifatturiero, sono innumerevoli i settori che vedranno un cambiamento dirompente nei prossimi anni, anche nel nostro continente.

Il dirigente ha dichiarato: "Huawei continuerà a lavorare a stretto contatto con i propri partner in Europa con l’obiettivo di favorire la strategia di transizione digitale e sostenibile del continente. Ci impegniamo a sostenere la ripresa economica dell'Europa, promuovere il successo dei suoi settori chiave e assicurare uno sviluppo sostenibile".

Per ottenere questi risultati l’azienda ha creato Innovation and Experience Center e OpenLab in diverse città europee, e ha creato il progetto ICT Academy che si propone rompere il collo di bottiglia nell’integrazione tra industria e mondo accademico, coltivando il talento e offrendo nuove opportunità di crescita a oltre 4.000 persone in 12 Paesi europei.

L’ambiente è la sfida per il futuro

Una grande attenzione è riservata anche alla sostenibilità ambientale, sottolineando il contributo all’efficienza dei sistemi di controllo avanzati; il claim Bits Drive Watts racchiude lo sforzo per creare strumenti di gestione delle reti infrastrutturali di tipo smart, capaci di consentire risparmi significativi e soprattutto padroneggiare la complessità insita in una rete di generazione e approvvigionamento energetico complessa, come quella che abbina alle fonti tradizionali anche un contributo crescente da parte delle tecnologie rinnovabili.

Sul palco si sono poi alternati personalità di spicco del mondo dell’industria e della politica, che hanno fornito spunti di riflessione e illustrato strategie avanzate per delineare in maniera più precisa i contorni delle sfide e delle opportunità che si profilano all’orizzonte.

Vivendi ha sottolineato come la trasformazione digitale sia un processo chiave nell’evoluzione delle dinamiche aziendali, mentre José Donoso del Global Solar Council ha offerto una prospettiva approfondita sulle sfide e le opportunità insite nell’adozione delle energie rinnovabili, considerando lo stato attuale dello sviluppo tecnologico ma soprattutto le potenzialità di crescita nell’immediato futuro.

Grande spazio è stato dedicato alle opportunità offerte dalle soluzioni tecnologiche più avanzate, mostrando alcuni casi particolarmente significativi che si muovono al confine tra industria e ricerca.

L’innovation day

Nella cornice dell’evento si è svolto anche l’Innovation day, una serie di incontri e presentazioni che avevano per tema “Open Innovation for a Sustainable Europe”. Ha introdotto la sessione la parlamentare europea Adriana Maldonado, che ha sottolineato come l’Europa abbia urgente bisogno dell’innovazione per rispondere alle sfide del prossimo futuro.

Ha inoltre auspicato la creazione di un ecosistema aperto in cui le grandi aziende, le startup, il mondo accademico e la politica possano cooperare per gettare favorire la transizione digitale.

Sul palco si sono poi alternati rappresentanti di aziende, laboratori e fondazioni che hanno portato esempi e riflessioni sul tema, mostrando anche i molti contributi che Huawei sta offrendo alla scienza e all’innovazione sul suolo europeo, ad esempio grazie ai laboratori A14NET & DataCom che si trovano nel centro di ricerca dell’azienda a Parigi.

Le soluzioni di Huawei

Accanto alle sale conferenze, Huawei ha allestito un’amplissima sezione dimostrativa in cui portava rappresentazioni, prototipi e prodotti che illustravano molte tra le punte di diamante dei suoi settori di ricerca e di produzione.

Le soluzioni presentate sono state moltissime e hanno coperto i campi di applicazione più svariati: dalle connessioni infrastrutturali in fibra ottica ad altissime prestazioni (Intelligent Cloud Network) fino ai sistemi di storage San/Nas dedicati ai data center capaci di garantire velocità di accesso e resistenza ai guasti.

Tra le moltissime proposte segnaliamo la comparsa degli access point Wi-Fi 7 (802.11be), che utilizza le stesse tre bande attualmente assegnate alle connessioni wireless (2,4, 5 e 6 Ghz) ma ne ottimizza l’utilizzo per raggiungere una velocità massima teorica di 30 Gbps, migliorando nello stesso tempo anche gli altri parametri cruciali della connessione, come la latenza e l’affidabilità.

Grande interesse sul mercato italiano hanno riscosso anche le soluzioni dedicate al retail: Huawei ha mostrato uno scaffale smart con cartellini informativi realizzati tramite pannelli a inchiostro elettronico a due colori. Ciascun elemento monta un led che offre diverse opportunità di utilizzo: per i clienti, a cui può indicare la posizione di un prodotto, per gli addetti agli scaffali, che possono individuare rapidamente gli spazi da rifornire, e infine per i responsabili dei servizi pick and pay, che devono individuare rapidamente i prodotti da inserire nel carrello della spesa dei clienti che hanno effettuato un ordine online.

Di tutt’altro tenore, ma ugualmente interessante, è un progetto di salvaguardia della biodiversità che ha visto la collaborazione di Huawei con il Wwf Italia, nell’ambito dell’iniziativa Nature Guardian Project, lanciata a livello globale insieme all’organizzazione no-profit Rainforest Connection. L’azienda ha infatti realizzato un sistema di monitoraggio autonomo, alimentato da pannelli solari, che è stato installato nelle Oasi Wwf di Orbetello e Burano in Toscana e di Astroni in Campania.

Questa rete di dispositivi integra microfoni capaci di “ascoltare” i rumori ambientali, che vengono poi processati da un modello AI allenato per riconoscere i rumori tipici di quelle zone e segnalare invece gli eventi inattesi e potenzialmente pericolosi, come per esempio gli spari dei bracconieri, o le motoseghe dei taglialegna.

Un altro esempio di queste partnership tra la natura e l’alta tecnologia è stato implementato in Norvegia, con un sistema capace di riconoscere i salmoni autoctoni e quelli invasivi esterni all’ecosistema, consentendo soltanto ai primi di passare gli sbarramenti e risalire i fiumi per la riproduzione. Anche in questo caso, un sistema di telecamere e un sistema esperto opportunamente istruito lavorano in completa autonomia per salvaguardare un ecosistema delicato.