Dal consumer all'enterprise, seguendo il trend del BYOD e con un occhio particolare alle infrastrutture. Un'attenzione al mondo aziendale che Huawei concretizza attraverso la propria divisione Enterprise, lanciata nel 2011 e che, insieme alle altre business unit Carrier Network Business e Consumer Business rappresentano mercato di riferimento del vendor cinese.
Un mercato che alla multinazionale ha cubato, nel 2012, 35,4 miliardi di dollari, 5 dei quali reinvestiti in ricerca e sviluppo, in buona parte ad opera proprio della divisione Enterprise.
"In Italia Huawei è presente da una decina di anni, e a oggi conta 700 dipendenti, per un fatturato di 500 milioni di dollari – dettaglia Sergio Gianotti, responsabile sales and marketing enterprise di Huawei Italia -, vantando una forte presenza sui carrier, nel mercato dei device personali per la connessione e in quello dei tablet e degli smartphone".
Sergio Gianotti - responsabile sales and marketing enterprise di Huawei Italia
"Un mercato, quello italiano, su cui sono state intraviste buone potenzialità di crescita e sul quale sono in previsione investimenti di 1,1 miliardi di dollari per i prossimi 5 anni".
Un interesse nello sviluppo del mercato italiano che è in linea con il grande fermento nelle strategie del vendor, che dopo la riorganizzazione del 2011 che ha portato a una focalizzazione in ambito enterprise, punta oggi a fornire "un'offerta end to end nell'ICT, con una leadership accertata nella fornitura di infrastrutture, date le entrature nel mondo dei carrier, e una spinta crescente sul business della mobility, non solo a livello personale, ma oggi, sempre di più, anche a livello aziendale, complice il fenomeno del BYOD".
Un'anima, quella enterprise, che in Huawei è cresciuta nel giro di poco tempo in maniera veloce, e che dalla sua nascita a oggi ha avuto una crescita annua media del 42,7%, e che si declina su un'offerta di infrastruttura, architettura di Unified Communication & Collaboration, enterprise network, oltre a soluzioni di IT puro, tra server storage e data center evoluti. Mix di offerta che a oggi rappresenta il 5% del business complessivo, ma che l'azienda prevede di far arrivare al 15% entro il 2017.
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"L'ICT portfolio della divisione enterprise copre varie esigenze - riprende Gianotti -. Il nostro modello di go to market punta soprattutto allo sviluppo di soluzioni per mercati verticali, comprendendo la piena collaborazione con i nostri partner per sviluppare soluzioni per i vari mercati, da quello dell'energia, l'SMB, il government, i trasporti e così via. In Italia con la parte enterprise siamo cresciuti di oltre il 40% e quest'anno siamo proiettati verso una crescita di oltre il 100%, con più di 100 clienti nuovi), molte SMB, nel solo 2013, per un totale di circa 200 clienti attivi".
Il go-to-market è interamente indiretto, con, a livello worldwide, oltre 1.000 partner attivi su prodotti e soluzioni, 3.700 orientati alla sola vendita e 700 sui servizi.
Si tratta di più canali che operano in parallelo; uno classico che passa dai distributori e coinvolge i reseller e i Var, categorizzati in Gold, Silver e Authorized, con livelli e impegni diversi. Un altro canale è costituito dai VAP (Value Added Provider), gestiti con modello one tier; uno ancora è costituito dalle Telco e uno, ancora, dai Global Partner.
Vap e grossi Var, global partner e service provider si rivolgono ai top account, sul midmarket vanno i Var e i partner paneuropei, mentre l'Smb è seguito da Var e dai reseller two-tier, con l'intermediazione dei distributori.
In Italia attualmente ci sono oltre 100 partner attivi.