Huawei: uno store dedicato per far notare le nostre app

Huawei annuncia il lancio anche in Italia del suo store. L'obiettivo è di dare visibilità alle app più innovative e meritevoli che annegano nel mare di Google Play.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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Chiunque sviluppi app sa una cosa banale, ma letale: dargli visibilità è una impresa titanica. Lo store ufficiale di Google è un oceano di titoli, icone e descrizioni sul quale è praticamente impossibile galleggiare senza ingenti investimenti pubblicitari.

Il numero di nuove app pubblicate ogni giorno, inoltre, impedisce alla società americana di fare una selezione efficace dei titoli da presentare al grande pubblico e il risultato è che, per quanto possano essere belle, le app più recenti passano inosservate.

Esistono anche dei market alternativi e più piccoli su cui pubblicare, ma questi non hanno di solito una bella reputazione a causa dell'elevata quantità di malware che vi circola.

Per chi vive di app, però, sta per arrivare una bella opportunità: Huawei, il famoso produttore di smartphone e dispositivi di rete, ha annunciato che nel 2018 farà sbarcare il suo app store proprietario anche in Europa.

L'app store Huawei è già attivo in Cina, dove vanta la veicolazione di oltre 18 milioni di download al giorno, e l'apertura al mercato nostrano avrà un duplice effetto: garantire molta visibilità ad app che finora erano subissate dalla concorrenza spietata dello store ufficiale di Google e aprire il mercato cinese a chi sviluppa in Europa.

Huawei+

"Il nostro store" - ci dice Walter Ji, President of Consumer BG, Western Europe per Huawei -"rappresenta una ottima opportunità per dare visibilità alle proprie app perché noi puntiamo a premiare chi è in grado di produrre app molto innovative".

L'ideale, per Ji, sarebbe di stimolare la produzione di app che sfruttino il chip specializzato in deep e machine learning incluso nella piattaforma dello Huawei Mate 10 pro.

"Avere a bordo dello smartphone un chip dedicato a operazioni di deep e machine learning" - continua Ji - "permette agli sviluppatori di aprire un capitolo nuovo nei modi in cui i dispositivi vengono usati".

Purtroppo, Huawei non prevede contributi diretti agli sviluppatori che vogliano iniziare a creare app che sfruttano tecniche di machine learning, ma sottovalutare i benefici che l'arrivo del nuovo store potrebbe portare sarebbe un errore.

Huawei sta crescendo rapidamente in Europa ed è il terzo produttore di smartphone. La sua base di utenti, quindi, è molto vasta e avere visibilità sul loro store potrebbe innescare un passaparola tale da portare benefici anche su Google Play.

Inoltre, l'opportunità di avere accesso al mercato cinese è sicuramente allettante. Non è ben chiaro quali vincoli ci siano per poter pubblicare le proprie app in nel Paese orientale, ma il sito dedicato allo sviluppo su piattaforma Huawei è già operativo e val la pena di darci un occhio.