IBM LinuxONE motore della Digital Transformation e il ruolo chiave del middleware

La nuova piattaforma IBM combina le prestazioni del mainframe in ambiente Linux, con l'offerta software delle LinuxONE solutions, a supporto di temi quali mobile, analytics e cloud

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a cura di Riccardo Florio

"IBM LinuxONE è la piattaforma di elezione per abilitare un percorso di trasformazione digitale".

Lo sostiene Paolo Degli Innocenti, Vice President Software di IBM, che evidenzia come il recente annuncio di questa piattaforma, che colloca in un ambiente Linux la potenza di elaborazione, la scalabilità e la sicurezza dei System z, rappresenti una nuova opportunità a disposizione delle aziende.

"Temi come cloud, analytics e mobile stanno condizionando in modo positivo gli sviluppi applicativi e i processi degli aziende – precisa Degl'Innocenti – e, attraverso LinuxONE, IBM non solo rafforza la sua  leadership in ambito enterprise, ma introduce anche una suite di software, le LinuxONE Solutions, a supporto di questo tipo di applicazioni che garantiscono l'apertura verso i cosiddetti systems of engagement".

Paolo Degl'Innocenti VP Software IBM

Guarda la video intervista a Paolo Degl'Innocenti,

Vice President Software di IBM Italia

Per rispondere alle nuove esigenze di mobilità LinuxONE mette a disposizione i punti di forza tipici del mainframe in termini di prestazioni e massima continuità di servizio, affiancandogli una serie di tool e strumenti software dedicati specificatamente al mondo mobile.

Per LinuxONE IBM ha sviluppato una serie di tool e soluzioni analytics specifiche, con cui intervenire direttamente dove il sistema gestisce i carichi di lavoro legati ai dati transazionali e operativi, per poter disporre sempre e in tempo reale dei dati più aggiornati.

A supporto dei modelli di cloud ibrido LinuxONE consente di integrare gli strumenti di virtualizzazione di IBM come KVM su System z, con quelli del mondo open source, favorendo scalabilità, versatilità, gestione delle macchine virtuali e capacità di integrazione all'interno di ambenti eterogenei.

"La sfida che resta da affrontare è l'allineamento tra l'informatica tradizionale e quella di nuovo tipo legata alla trasformazione digitale – osserva Degl'Innocenti – e per farlo serve un'evoluzione a livello di middleware per realizzare in modo ottimizzato un ponte tra questi due mondi".