IBM sposa gli open standard nel cloud

Ibm ha annunciato che tutti i suoi servizi e software per il cloud computing saranno basati su un’architettura aperta e ha presentato IBM SmartCloud Orchestrator una nuova soluzione cloud basata su open standard, incluso OpenStack

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a cura di Riccardo Florio

All'interno del processo che caratterizza l'evoluzione degli ambienti cloud, uno dei temi centrali è quello di mettere a punto gli standard necessari per garantire l'interoperabilità tecnologica tra proposte cloud di tipo differente, proposte dai diversi vendor, per riuscire, per esempio, a sfruttare appieno le opportunità generate dalla correlazione delle informazioni generate dal mobile computing e dai big data.

In linea con questa direzione Ibm ha annunciato che tutti i suoi servizi e software per il cloud computing saranno basati su un’architettura cloud aperta e ha presentato una nuova offerta cloud basata su open standard, incluso OpenStack.

OpenStack

Si tratta di un annuncio che segna un importante direzione strategica e che, dato il peso di Ibm sul panorama IT, dovrebbe fungere da catalizzatore per accelerare il processo verso l'adozione di standard aperti in ambito cloud.

"La storia ha dimostrato che gli standard e l’open source portano un enorme beneficio ai clienti finali e costituiscono un importante catalizzatore dell'innovazione – ha commentato Robert LeBlanc, IBM senior vice president of software -. Così come hanno rivoluzionato il Web e Linux, gli standard e l'open source avranno un enorme impatto anche sul cloud computing. IBM è da anni in prima linea nella promozione degli standard e dell'open source, e torna ad esserlo anche per il cloud computing. A vincere saranno le aziende clienti, che non si troveranno vincolate ad un unico fornitore, ma saranno libere di scegliere la piattaforma migliore in base alle funzionalità che meglio soddisfano le loro esigenze".

Il nuovo software si chiama IBM SmartCloud Orchestrator e consente di creare nuovi servizi cloud nel giro di minuti senza richiedere alle aziende di sviluppare interfacce specifiche per ognuno, automatizzando da una parte il rilascio delle applicazioni e la gestione del ciclo di vita delle stesse nel cloud e, dall'altra, semplificando la fruizione dei servizi cloud da parte dell'utente finale mettendo a disposizione un portale self-service intuitivo.

IBM SmartCloud Orchestrator è attualmente disponibile in versione beta e la general availability è prevista entro il 2013.