IBM Storage: l'hardware fa ancora la differenza

IBM promuove l'evoluzione verso il software defined storage, ma rimarca anche il valore del "ferro", mantenendo investimenti su tutte le componenti tecnologiche, incluso il tape, per rispondere a ogni esigenza aziendale. Annunciata la fascia di sistemi storage high-end DS8880 e soluzioni per il software defined storage.

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a cura di Riccardo Florio

Un autunno ricco di novità quello per la divisione sistemi e storage di IBM, caratterizzato da risultati molto positivi nel terzo trimestre, annunci sul mondo Power, nuove soluzioni storage high-end e con l'arrivo sul mercato del nuovo brand di soluzioni LinuxONE, con cui IBM propone per la prima volta i sistemi mainframe in ambiente esclusivamente Linux.

«Tutti parlano del digital computing e il mondo esplora modelli a consumo, ma le aziende continuano a investire sulla tecnologia perché la riconoscono come fattore abilitante - osserva Paolo Sangalli, director hardware systems sales di IBM Italia -. All'infrastruttura viene chiesto di essere scalabile, veloce, di prevedere una gestione intelligente, fornire analytics integrati e un livello di sicurezza in grado di estendere la protezione anche al mobile e al mondo dei Systems of engagement. Questo è ciò che si aspettano le aziende evolute e questo è ciò che IBM mette a disposizione».

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Paolo Sangalli, director systems hardware sales di IBM Italia

Uno storage più agile da usufruire come hardware, software o servizio

«Lo storage si conferma una componente sempre più importante dell'infrastruttura – sostiene Francesco Casa, manager of storage solutions di IBM Italia –. Non si può guardare ora al mondo dello storage senza ripensarlo, tenendo in considerazione l'implicazione di aspetti quali il software defined storage o la tecnologia Flash». 

Sono tre i "milestone" in base ai quali IBM sta ripensando la propria offerta:

  • dare agilità ovvero massima capacita ed efficienza con delivery istantaneo;
  • controllo e "insight" dei dati per decidere quali è meglio tenere on-premises e quali spostare in cloud sposando un modello ibrido;
  • efficientamento, che significa ridurre i costi.

Un'altra assunzione alla base dell'offerta di IBM è quella di proporre soluzioni che offrano all'utente finale la possibilità di scegliere la modalità d'acquisto preferita, attraverso scelta tra soluzioni integrate, solo software o servizio cloud.

Lo storage Ibm si baserà su queste opzioni con un'offerta modulare, basata su open standard e open stack e partendo da tecnologie consolidate presso i propri clienti.

Lo storage high end si rinnova e diventa standard

In accordo a questi presupposti IBM ha fatto importanti annunci.

Una nuova famiglia siglata DS8880 caratterizzerà l'offerta di sistemi storage high end. Tre i modelli previsti: un sistema di ingresso siglato DS8884, il DS8886 che rappresenta l'evoluzione del DS8870 e, infine, il DS8888 che è un nuovo prodotto storage "full flash" indirizzato ai grandi clienti che hanno esigenze prestazionali molto spinte. I modelli DS8884 e DS8886 saranno disponibili dal prossimo 4 dicembre, mentre il DS8888 è atteso nel primo semestre 2016.

Le soluzioni storage di IBM di fascia alta si indirizzano in Italia ad aziende  molto diversificate, segmentate in base alla tipologia di workload piuttosto che a dimensioni o mercati. Oltre alle "classiche" banche e organizzazioni finanziarie, ci sono tutte le realtà che hanno esigenze di accesso ai dati 24 x 7: per esempio, medie aziende che operano con l'estero.

«L'Italia è l'unico Paese al mondo che detiene la leadership dello storage con una quota di mercato molto superiore alla media: nel 2014 è stata circa il 30% - precisa Sangalli -. All'interno di questa percentuale circa due terzi proviene dai sistemi high end DS8870 che contiamo di sostituire ora con il DS8886 e il resto dal settore midrange. L'annuncio del DS8884 ci aiuterà a essere ancora più pervasivi e acquisire nuovi clienti nella fascia media di mercato».

Accelerazioni prestazionali e availability sono i punti di forza della nuova gamma DS8800, mantenendo l'attenzione ai costi grazie a una maggiore standardizzazione.

«IBM continua a investire in tecnologia hardware e ha costantemente aggiornato nel tempo i sistemi DS8000 con le nuove tecnologie a disposizione - prosegue Casa -. Oggi sulle soluzioni high end aggiungiamo un fattore di forma standard da 19 pollici pensato per ridurre i costi di spazio e di consumo energetico che si discosta dal passato (un rack da 33 pollici N.d.R.), con componentistica standard, modulare e ottimizzata».

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Francesco Casa, manager of storage solutions di IBM Italia

Storage sempre più definito dal software

Attraverso la famiglia Spectrum, IBM indirizza la componente storage di tipo software defined. 

L'offerta IBM Spectrum è composta dalle seguenti soluzioni software adatte sia a sistemi IBM sia di terze parti:

  • IBM Spectrum Control, che è la componente di data management di tipo "analytic driven";
  • IBM Spectrum Protect, per il backup;
  • IBM Spectrum Archive, per le esigenze di archiviazione
  • IBM Spectrum Virtualize (disponibile nel 2016), evoluzione aggiornata con nuove funzionalità di IBM San Volume Controller;
  • IBM Spectrum Accelerate, che è la soluzione per il grid storage a blocchi disponibile sia come soluzione hardware integrata su IBM XIV, sia come software, sia come servizio.
  • IBM Spectrum Scale (disponibile nel 2016), che è il prodotto di Elastic storage disponibile come soluzione integrata, solo in versione software o come servizio sull'infrastruttura cloud IBM SoftLayer.

IBM sta preparando anche il Multi Cloud Storage Gateway (MCSG), una soluzione inter-cloud attualmente in fase beta, che fa fare un salto evolutivo in avanti al concetto di cloud ibrido. MCSG consentirà di muovere volumi di dati sia da un collocazione on-premise al cloud, sia attraverso differenti cloud, anche non IBM. 

L'autunno IBM vanta anche la nuova acquisizione di Cleversafe, azienda che dispone di un portafoglio prodotti adatto per lo storage a oggetti, con un offerta sia software sia di appliance hardware e da ora disponibile anche come opzione sul cloud IBM SoftLayer.

Il tape è ancora "in pista"

IBM continua nello sviluppo anche delle tecnologie storage a nastro. Ha infatti rilasciato un nuovo set completo di soluzioni a nastro basato sulla tecnologia LTO 7, che porta la capacità nativa a 6 Terabyte su singola cartuccia e la velocità nativa a 315 MB al secondo.

«Negli ultimi 5-6 anni sempre più aziende italiane hanno deciso di utilizzare la tecnologia a disco per esigenze di archiviazione – osserva Casa -. Noi crediamo che la dismissione del tape sia stata una scelta sbagliata e troppo affrettata. Il tape resta la soluzione di archiviazione più economica. Inoltre, l'evoluzione della tecnologia a disco è ormai arrivata al suo capolinea mentre i nostri laboratori ci confermano che, almeno per i prossimi 10 anni, il tape continuerà a crescere in capacità e prestazioni».