Il canale Datalogic fiuta i nuovi ambiti della raccolta dati

Con l'evoluzione verso una integrazione dei sistemi di raccolta dati con i gestionali delle aziende, crescono gli interessi del vendor verso il canale IT. Una realtà che nasce in Italia e che copre 120 Paesi nel mondo

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a cura di Loris Frezzato

? storico il rapporto con il canale dell'indiretta da parte di Datalogic, azienda italiana specializzata in soluzioni per i codici a barre e l'identificazione automatica.

"Da una ventina di anni abbiamo optato verso il canale delle terze parti, spiega Giulio Berzuini, general manager hand held scanning di Datalogic ADC -, dopo un'inizio, agli albori del mercato dell'identificazione automatica, in cui l'azienda si occupava di fare un po' di tutto, dallo sviluppo del mercato alla distribuzione".

Giulio Berzuini - general manager hand held scanning di Datalogic ADC

"Col tempo e con l'ampliare del business, è aumentata la necessità di appoggiarsi a un canale di partner per potere meglio coprire il mercato, precorrendo, in questo settore, i tempi non solo nelle tecnologie, ma anche nelle modalità di go-to-market. E in breve tempo la quasi totalità delle nostre revenue sono state dirottate attraverso il trade".

Un canale fatto di system integrator e rivenditori a valore aggiunto che si rivolgono ai distributori attraverso un modello two tier, sia anche di system integrator internazionali, rappresentati da brand noti di vendor, quali Ricoh o Toshiba, tanto per fare due nomi, che integrano, appunto, le soluzioni Datalogic all'interno dei loro prodotti. Partner seguiti attraverso un programma di canale che si è continuamente evoluto nel tempo "senza mai avere avuto dei cambi di direzione o, addirittura, degli 'stop and go' - sottolinea il manager -. Datalogic nel momento in cui si è orientato all'indiretta ha voluto mantenere un rapporto molto stretto e in costante evoluzione con i partner, nella logica di un commitment stretto con i partner che cresce anche con le nuove tecnologie e le esigenze dei clienti. E un ulteriore rinnovamento lo avremo nel corso dei prossimi mesi, volendolo arricchire di contenuti innovativi e, ovviamente, da trasformare in nuove opportunità di business". 

Datalogic è una realtà italiana, con headquarter a Bologna, ma con forti collegamenti con l'estero, che impiega complessivamente 2.400 persone in 120 Paesi, per un fatturato che a livello mondiale raggiunge i 462,3 milioni di euro, di cui solamente il 7% è generato nella Penisola.

Numeri importanti per un settore che, complessivamente, riporta ogni anno crescite, al netto delle crisi economiche, pur con un forte consolidamento tra gli attori. Il Retail, sia food sia non-food, rimane l'ambito principale di applicazione, con soluzioni che comprendono la gestione del punto vendita, le 'in-store operations' e quelle del magazzino, e su questo target Datalogic si rivolge con 3 linee di prodotto, tra gli scanner fissi da banco, i lettori manuali e i terminali portatili.

A questo seguono il Manufacturing, dove Datalogic è presente soprattutto nell'automotive, anche qui con linee di prodotti ad hoc; quello del Transportation e Logistics e quello dell'Healthcare, dove si iniziano a vedere le prime installazioni negli States che rapidamente si stanno esportando anche in Europa. 

I distributori che in Italia hanno a listino i prodotti Datalogic, tra Esprinet, Computer Gross, Ingram Micro, ScanSource, e sui circa 70 Var che questi seguono, il vendor è attivo con un apposito Partner Program: "Il programma identifica diversi gradi di impegno dei partner di canale - dettaglia Berzuini -, ai quali rivolge attività di training e certificazione, di supporto e di rebate in base al business generato. A ciò si aggiungono i fondi di marketing per operazioni congiunte, supporto pre e post-sales dedicato e strumenti per la deal registration, a tutela del partner che si è attivato per trovare il cliente".