Verso lo shared cloud

Fausto Bernardini, director and distinguished engineer Global Cloud Services delinea un approccio che punta sul valore della completezza della vision e del portafoglio d'offerta

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a cura di Riccardo Florio

Verso lo shared cloud

"Siamo ancora in un periodo evolutivo e all'inizio della curva di sviluppo e di adozione della maturità dei servizi erogati - ha osservato Bernardini -. Dal punto di vista delle organizzazioni di classe enterprise un numero crescente di workload verrà indirizzato verso un modello cloud di tipo shared che consente di conseguire importanti benefici sia economici sia di scalabilità. Il nostro consiglio per spostare risorse in un modello cloud di tipo shared è di partire da una "workload transformation analysis" ovvero da un'analisi approfondita del portfolio di applicazioni per decidere la "timeline" con cui spostare i diversi workload sul target più appropriato in funzione sia del livello di maturità del servizio sia di quello di adozione dell'azienda. Non va, infatti, scordato che spostare un'applicazione in una shared cloud richiede un passaggio impegnativo, che è di portarla a uno standard di sicurezza idoneo per operare in questo tipo di ambiente"

IBM ha fatto consistenti investimenti per sviluppare i componenti fondamentali per erogare il cloud che hanno portato, per esempio, al rilascio delle piattaforme PureSystems nate per ambienti automatizzati e virtualizzati.

"Per il futuro - ha continuato Bernardini - prevediamo uno scenario in cui il nostro cliente possa disporre di un PureSystems gestito in modo autonomo, affiancato a un PureSystems gestito in remoto da IBM come componente del proprio shared cloud o, ancora, un PureSystems di IBM messo a disposizione e condiviso tra vari clienti. In altre parole, se un cliente adotta una piattaforma IBM ha la possibilità di scegliere se usufruirne in modalità on premise, remote managed o shared. Un ulteriore elemento distintivo delle soluzioni IBM è l'introduzione nel nostro portafoglio PureApplication, e quindi nel nostro shared cloud, di una "embedded expertise" fatta di pattern e best practice distillate in anni di esperienza, che consente alle aziende di gestire e configurare il sistema e le applicazioni in modo ottimizzato per il compito che devono svolgere".