Il cloud cresce, ma con cautela

Un’indagine di HP mette a fuoco lo scenario delle imprese in Italia. Molte le nuvole pronte, ma ponderati e in chiave di cloud ibrido gli investimenti previsti

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a cura di Giuseppe Saccardi

Le aziende italiane dimostrano di conoscere il tema cloud computing, anche se per il momento sono solo una minoranza quelle che hanno già pianificato un budget di spesa per la transizione verso questo modello IT. Lo scenario emerge da un sondaggio online condotto da HP su oltre un centinaio di imprese italiane di medie dimensioni, appartenenti soprattutto a settori come il mondo commerciale e della moda, e distribuite in dodici regioni.

Elaborando le risposte a una serie di domande, la ricerca mette a fuoco il livello di nozioni e conoscenze tecniche possedute dalle varie organizzazioni sulle caratteristiche del cloud e sui passi da attuare per avvicinarsi ad esso.

Claudio Barbuio, HP

Facendo una similitudine che paragona le infrastrutture cloud alle nuvole del cielo, e assegnando un punteggio a ciascuna risposta, la "Classifica Meteo Cloud" stila una graduatoria in cui, partendo dal livello più basso, i risultati vengono suddivisi in "cumuli" (cloud ancora poco maturi), "cirrocumuli" (cloud avviati sulla buona strada) e "cirri" (cloud maturi e pronti ad accogliere e rilanciare il business aziendale).

Il quadro risultante è nel complesso positivo: circa il 70% delle infrastrutture cloud italiane si posizionano come Cirri, con un restante 30% costituito da Cirrocumuli. Nessuna nuvola si colloca nella categoria peggiore (cumulo).

Veniamo però al punto saliente, quello degli investimenti. Qui il discorso cambia. Attraverso le risposte ad altre domande specifiche, il sondaggio di HP fornisce un’indicazione anche sulla predisposizione a dedicare risorse economiche allo sviluppo della nuvola, chiedendo alle varie organizzazioni se è già stato predisposto un budget per la transizione dell’infrastruttura IT aziendale verso ambienti cloud. 

Ebbene, solo per il 9,3% dei partecipanti la risposta è affermativa, mentre per il 32,7% la risposta è «no». Riguardo all’orizzonte temporale di spesa stabilito per la transizione verso il cloud computing, il 39,2% lo fissa oltre un anno, motivando la risposta con il fatto che l’impresa in questione si trova ancora in fase di riflessione. Poiché il budget si fissa generalmente di anno in anno non stupisce la poca differenza tra il 32% di no e il 39% di chi lo fissa oltre l'anno.

Infine, il commitment dei dirigenti aziendali sul tema cloud viene giudicato medio dalla più alta percentuale di rispondenti (23,4%). L’interesse c’è, ma manca il tempo da dedicare alla nuvola. Per un altro 11,2%, l’interesse ci sarebbe, ma mancano completamente il budget e le competenze per gestire la transizione verso il cloud.

HP e cloud un commitment sempre più forte

In occasione della presentazione dell'indagine. Claudio Barbuio, Cloud Country Director di HP in Italia ha confermato il forte impegno di HP nel cloud e la politica di rafforzamento del suo portfolio volto a fornire alle aziende soluzioni che abilitino la possibilità di creare cloud ibridi agili, semplici da gestire e sicuri.

Il passaggio a nuovi modelli di distribuzione come il cloud, impone, evidenzia, scelte cruciali, come la distribuzione delle applicazioni o dei carichi di lavoro su sistemi IT tradizionali o nel cloud.

Spesso, tuttavia, le applicazioni continuano ad essere presenti in più ambienti, fattore che rende la distribuzione ibrida più un obbligo che una scelta.. Le indagini di settore, riporta HP, indicano che il 40% delle aziende afferma di utilizzare un ambiente ibrido e che entro il 2016 il 75% degli executive IT prevede di optare per l’implementazione del modello di cloud ibrido.

In proposito, HP sta proponendo le soluzioni HP CloudSystem di ultima generazione, i servizi HP Hybrid Cloud Design Professional Services e HP Flexible Capacity Services per supportare le aziende nel raggiungimento di una maggiore agilità, semplicità nella gestione e sicurezza, al fine di colmare il divario tra IT tradizionale e ambienti cloud pubblici, privati e gestiti.

La soluzione HP e il suo ecosistema

Soluzioni e servizi di cloud ibridodi classe enterprise

Se si va ad analizzare la piattaforma HP, quello che si evidenzia è che la nuova generazione di HP CloudSystem include un’interfaccia utente dichiaratamente ispirata ai bisogni dei consumatori, strumenti di gestione semplificati e un processo di implementazione volto a consentire di installare e implementare in poche ore un ambiente di cloud privato.

Come previsto da una tipica soluzione di cloud ibrido, HP CloudSystem fa leva su molteplici piattaforme di cloud pubblico, comprese Microsoft Windows Azure, piattaforme di Arsys, un computing provider cloud-based europeo, e SFR, un’azienda di telecomunicazioni francese. 

In particolare, HP CloudSystem integra la tecnologia HP Cloud OS basata su OpenStack, che è la base dell’architettura di cloud ibrido HP. La nuova generazione CloudSystem da poco rilasciata include anche la piattaforma HP Hybrid Cloud Management, una soluzione di gestione volta a permettere alle aziende e ai service provider di offrire servizi cloud sicuri nel cloud privato, pubblico e negli ambienti IT tradizionali.

HP ha anche rilasciato la piattaforma HP Hybrid Cloud Management, che integra la versione 4.0 di HP Service Automation (CSA) e include il supporto nativo sia per HP CloudOS con OpenStack che per lo standard open-source TOSCA (Topology and Orchestration Specification for Cloud Applications), che favorisce una più semplice portabilità delle applicazioni e la gestione di ambienti IT ibridi ed eterogenei.

Per aiutare i clienti a progettare e implementare una strategia di cloud ibrido, HP sta aggiungendo anche nuove funzionalità in termini di hybrid-design alla sua offerta globale di servizi professionali. Ad esempio, HP Hybrid Cloud Design Professional Services fornisce un approccio al design dell’architettura di tipo modulare che permette alle aziende di progettare una soluzione cloud allineabile alle loro esigenze tecniche, organizzative e di business.

"La realtà di oggi è che i CIO si trovano ad affrontare le complessità degli ambienti IT ibridi. Le soluzioni cloud di HP permettono alle aziende di ottenere valore reale dall’IT offrendo soluzioni interoperabili basate sulla tecnologia OpenStack lungo il percorso verso la distribuzione ibrida, dall’inizio all’implementazione", ha dichiarato Saar Gillai, Senior Vice President e General Manager, HP Cloud.