Il Public cloud di Dimension Data si apre al mid-market

Intervista a Enrico Brunero, Service Unit Manager ITaaS di Dimension Data Italia sull'evoluzione e la strategia legati all'offerta di servizi cloud del fornitore globale di soluzioni IT

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a cura di Riccardo Florio

  • Quali sono le evoluzioni a cui state assistendo sul mercato cloud ?

Enrico Brunero: Si cominciano a vedere interessanti segnali nel mercato mid-market ovvero delle aziende da 150 a 500 dipendenti. Si tratta di una fascia di mercato che fino al 2013 ha investito molto poco nel cloud e, in ogni caso, solo su applicazioni non critiche. Oggi le cose stanno cambiando. Le figure di business hanno una maggiore percezione del fatto che il cloud può aiutare a essere più agili, mentre dai responsabili dell'IT viene percepito come uno strumento per ridurre i costi. 

  • E qual è il vantaggio prevalente ?

Enrico Brunero: Quello della riduzione dei costi è stato il messaggio associato inizialmente al cloud ma è solo parzialmente vero e molto dipende dal modo di utilizzo del cloud. La semplice sostituzione di un server da fisico a virtuale, a meno che non ci si avvicini al mondo consumer, non è detto che da sola garantisca una riduzione di costi. L'aspetto principale è che il cloud abilita un diverso modello, più agile, che consente all'IT di essere più allineato con le esigenze mutevoli del business.

Enrico Brunero, Service Unit Manager ITaaS di Dimension Data Italia 

  • Possiamo fare alcuni esempi ?

Enrico Brunero: Consideriamo, per esempio, aziende che operano nell'ambito della Moda che hanno la direzione in Italia e le componenti operative distribuite a livello globale. Per queste aziende il cloud abilita nuove opportunità di essere pronti in tempi brevi a erogare servizi immediatamente uniformati a livello globale anche in aree geografiche molto distanti tra loro. Il cloud mette a disposizione l'opportunità di un nuovo modello di IT e, pertanto, un'azienda che vuole sfruttare il cloud, deve fare evolvere anche il suo modello di business e non può mantenere i processi inalterati.

  • Che impatto ha tutto ciò sulla parte IT ?

Enrico Brunero: L'IT per restare rilevante e diventare una sorta di broker interno alla sua azienda deve cambiare il modo con cui è organizzato, con cui gestisce le relazioni con il business e con cui si fa promotore di innovazione. Usare il cloud solo per ridurre i costi è riduttivo e non risponde alla vera necessità che è quella di liberare risorse IT pregiate, che vengono ora utilizzate per far funzionare l'infrastruttura, spostando questo compito su un provider esterno.

  • In questo contesto come si inquadra il ruolo consulenziale di Dimension Data 

Enrico Brunero: Dimension Data è in una posizione privilegiata sul mercato per la sua doppia veste di consulente e fornitore di servizi. Disponiamo di strumenti consulenziali consolidati per effettuare l'assessment e valutare lo stato di "readiness" di un'azienda, non solo a livello di infrastruttura IT ma anche, per esempio, di valore delle applicazioni utilizzate e dei processi. Tutti questi parametri vengono valutati da Dimension Data rispetto agli obiettivi di agilità che un'azienda si pone e consentono di definire una "gap analysis" e una roadmap per l'evoluzione dell'infrastruttura IT, delle applicazioni, dei servizi e dei processi.

  • Chi sono i vostri interlocutori all'interno delle aziende ?

Enrico Brunero: Sia persone di IT sia di business. Quando l'approccio è tattico l'interlocutore è l'IT che, in questo momento, a fronte di riduzione dei budget, cerca di erogare lo stesso livello di servizio con meno risorse indirizzandosi solitamente verso un approccio hybrid cloud. Sempre più spesso però le iniziative cloud sono sollecitate dal business sulla base dell'esigenza di diventare più agili nel predisporre nuovi servizi, potendo garantire scalabilità dinamica senza doversi fare carico di rischi di investimenti importanti.