Il telefono batte il pc: IT e TLC a confronto

Quali sono le prospettive economiche della tecnologia applicata alla gestione delle comunicazioni? Quali le maggiori sfide e quale il futuro delle soluzioni? Michael Knieling, COO di Snom Technology AG condivide le sue impressioni.

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a cura di Michael Knieling

Reti di nuova generazione, telefoni IP e piattaforme per le Unified Communications (UC) hanno contribuito ad una drastica riduzione dei costi del traffico telefonico e all’incremento della produttività degli utenti.

Nel contempo, secondo i ricercatori di IDC, il mercato dei personal computer ha subito un crollo del 14% nel primo trimestre del 2013. Dopo soli 33 anni, il PC perde quindi più velocemente importanza rispetto al classico telefono da tavolo, concepito oltre un secolo fa, laddove quest’ultimo in particolare é sopravvissuto agli “attacchi” della tecnologia anche e soprattutto perché si é rinnovato costantemente, di pari passo con essa.

I telefoni IP più moderni sono veri e propri terminali con un proprio sistema operativo e, mantenendo nel tempo il proprio stato dell’arte attraverso gli aggiornamenti del firmware, proteggono gli investimenti a lungo termine.

Anche in presenza di un eventuale futuro affievolimento della crescita del settore, i ricercatori di Frost & Sullivan prevedono comunque su scala globale un incremento del numero di nuovi telefoni installati di circa 34 milioni di unità per annum fino al 2018.

Il desiderio di avvalersi di terminali che consentano di fruire di un numero sempre maggiore di funzionalità, il crescente appeal delle soluzioni per le Unified Communications, l’aumento della domanda di telefoni IP in sostituzione di quelli classici (analogici / ISDN) ed il sempre inferiore consumo elettrico dei terminali stessi, con la conseguente riduzione dei costi operativi di un impianto telefonico “next-gen” sono peraltro indicati quali fattori determinanti della crescita. 

La sfida maggiore che si trova ad affrontare il settore delle telecomunicazioni oggi è la creazione di standard universali. Esiste un quantitativo straordinario di “interpretazioni” dello standard SIP (Session Initiation Protocol), che supera persino il numero di produttori di soluzioni VoIP sul mercato.

Michael Knieling - COO di Snom Technology AG

Le cause sono adducibili all’origine del protocollo stesso: SIP proviene dal mondo open source, ove chiunque può contribuire con proprie idee. Ciò che è stato assolutamente una benedizione nella fase iniziale di sviluppo, oggi si rivela frenante: qualsiasi produttore può scegliere liberamente quali funzionalità del protocollo integrare nel „proprio” SIP, un vero paradosso.

Coloro che adottano questo tipo di approccio si troveranno in difficoltà in futuro. Per non essere scalzati dal mercato dovrebbero infatti orientarsi maggiormente ai pionieri, riconoscendone gli standard, integrare funzionalità ormai consolidate e, in quanto tali, richieste dagli utenti, sviluppando prodotti di conseguenza: solo così si può dar vita ad uno standard SIP universale. 

Il classico telefono da tavolo ha subito innumerevoli trasformazioni nei suoi 125 anni di storia. Ma la rapidità e la mole di tali mutamenti, come osservati nell’arco degli scorsi cinque anni, e le prospettive di sviluppo dei terminali nei prossimi cinque anni, lasciano senza fiato.

Basti pensare alle più note soluzioni UC, che uniscono l’operatività tipica di un centralino IP alla messaggistica istantanea e a funzioni audio, video e di teleconferenza. Attraverso la combinazione di tali soluzioni e terminali IP adeguati, gli utenti dispongono di una pletora di nuove possibilità per condividere le informazioni, la cui facile fruizione genera un aumento della produttività e dei fatturati, senza che l’azienda debba sobbarcarsi costi improbi per l’aggiornamento dell’infrastruttura IT.

I servizi “hosted” semplificheranno ulteriormente, anche in futuro, l’impiego e la gestione dei telefoni IP, remotizzando le operazioni. Anche la sicurezza dei terminali avrà un ruolo determinante in futuro: le recenti discussioni sui programmi di monitoraggio PRISM, Tempora ecc. e su come vengano effettivamente trattati i dati derivanti dall’uso dei più moderni strumenti informatici hanno reso attuale come non mai tale tema delicato.